Edifici in disuso, se nessuno se ne occupa i cittadini sono disponibili

Nel nostro Paese abbondano gli edifici in disuso e in stato di abbandono, risorse che dopo qualche accomodamento potrebbero risultare preziose per risollevare l’economia e migliorare la qualità della vita della collettività.

Sulla scia di questa consapevolezza, durante il corso del 2014 e in occasione della prima festa nazionale SpreK.O. Cittadinanzattiva è stata lanciata la campagna “Disponibile!”, proprio con l’obiettivo di promuovere la riconversione di costruzioni dismesse come fabbriche, scuole, ospedali. Adriano Paolella è il direttore scientifico di questo progetto, secondo cui «gli edifici abbandonati costituiscono uno dei più grandi sprechi della nostra società».

Durante questi due anni comuni cittadini sono stati gli autori del recupero di numerose opere edilizie e da qualche giorno è online il sito del progetto che narra di come queste buone pratiche abbiano riscosso successo e di quelle attualmente in corso. Inoltre, è  possibile interagire e segnalare gli edifici da recuperare e i progetti di riutilizzo.

Paolella non ha fatto mistero delle difficoltà in cui normalmente si incappa quando ci si cimenta in un’attività di questo tipo, sottolineando come da un lato le amministrazioni locali spesso siano prive di risorse per poter intervenire e, dall’altro, progetti del genere non rispondano agli interessi dei privati. Di qui la preziosità degli interventi dei cittadini che con i loro progetti creativi hanno dato vita e nuovo impulso a queste buone intenzioni. Volontà, progettualità, visione e obiettivi comuni dimostrano come, anche a partire dal basso, traguardi importanti siano raggiungibili.