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In India il fenomeno delle spose bambine è ancora molto diffuso, ed è addirittura a livelli tra i più alti del mondo. Quasi la metà delle ragazze indiane si sposa prima dei 18 anni di vita. Ma per fortuna c’è chi nel suo piccolo si impegna ad aiutare queste piccole donne, vittime indifese, che vengono obbligate dalla propria famiglia a sposare uomini adulti contro il loro volere, soltanto in nome di una tradizione ingiusta nei loro confronti.
Lei si chiama Kriti Bharti ed è una giovane donna indiana di Jodhpur in Rajasthan di soli 29 anni, psicologa e attivista che da anni combatte contro questa pratica che ha conseguenze devastanti su tutti gli aspetti della vita di una bambina. Grazie alla sua organizzazione di beneficenza “Saarthi Trust”, Bharti è riuscita non solo a fermare più di 850 matrimoni di spose bambine nello Stato settentrionale del Rajasthan, ma anche a far annullare 29 matrimoni; inoltre ha aiutato nella riabilitazione oltre 6 mila bambini e più di 5 mila donne.
In Rajasthan i matrimoni avvengono quotidianamente, nonostante siano vietati in diversi Stati dell’India e una volta che essi vengono impediti, la bambina viene trattata come un’emarginata sociale. Ed è proprio qui che subentra l’organizzazione di Bharti che dal 2011 opera per aiutare queste bambine a reintegrarsi nella società.
Come ha dichiarato la stessa Bharti: «Fino a quando ce la farò, lotterò per impedire i matrimoni tra bambini. E’ una tradizione che deve fermarsi e dobbiamo educare le comunità rurali a un cambiamento possibile».
Barthi è una donna coraggiosa che non si è fermata mai davanti a nulla. Un’infanzia difficile, la gravidanza della madre è stata burrascosa perché i genitori volevano l’interruzione e il padre l’ha abbandonata dopo la sua nascita. Inoltre, da piccola fu avvelenata e costretta a lasciare la scuola. Nonostante le varie vicissitudini è riuscita a riprendere gli studi e a conseguire un dottorato in psicologia. Oggi il suo grande impegno umanitario è diventato il simbolo di una comunità che lotta per ridare un’infanzia alle bambine indiane e per questo Bharti ha anche ricevuto diversi premi internazionali.
I volontari del Saarthi Trust lavorano contemporaneamente su due fronti. Da un lato con gli organi di governo cercando di porre fine ai matrimoni, che costituisce la sfida più grande in quanto richiede il consenso non solo della sposa, ma anche quello dei genitori dello sposo e degli anziani del villaggio. Dall’altro versante sensibilizzando la popolazione indiana sugli effetti negativi dei matrimoni tra i bambini e organizzando visite alle scuole, manifestazioni in luoghi pubblici volte a dimostrare che l’alternativa c’è ed è possibile.
Sono nata il 4 gennaio del 1983. I posti della mia vita sono Roma, dove sono nata, Foggia dove sono cresciuta e dove c’è la mia famiglia, i miei affetti più cari, le mie amicizie, e Pescara, dove ho trascorso gli anni più belli della mia vita universitaria. Mi sono laureata in Sociologia e ho conseguito la laurea specialistica in Organizzazione e Relazioni Sociali all’Università “Gabriele D’Annunzio” di Chieti con una tesi sulle Relazioni pubbliche digitali. Il mondo digitale, gli aspetti e le relazioni sociali mi hanno da sempre affascinato. A Foggia ho lavorato come editing, creative content writer, e dal 2015 sono ritornata a vivere a Pescara dove lavoro con passione alla “Felicità Pubblica”. Sono una persona solare, tenace e determinata. Amo gli animali, ho quattro gatti e un cane, viaggiare, la musica, le foto, il cinema e il mare con tutte le sue sfaccettature.
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