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Scadenza: 10/06/2016.
Dopo parecchi anni di marginalizzazione, l’attenzione verso il lavoro in agricoltura sta crescendo in modo considerevole tant’è che oggi si possono cogliere spunti molto incoraggianti a partire dal discusso problema dell’occupazione laddove in agricoltura tiene meglio di altri settori e le opportunità di lavoro sono più promettenti. Senza tralasciare l’aumento degli iscritti negli istituti agrari e nelle facoltà di agraria che crescono a due cifre e l’aumentato interesse per il lavoro agricolo. E le ragioni che hanno portato a questa nuova ripresa d’interesse sono diverse: la crisi economica, l’aumento di domanda alimentare, il nuovo ruolo dell’agricoltura, le politiche comunitarie. Innanzitutto la solidità della dinamica occupazionale in agricoltura risiede nel tessuto di piccole imprese a conduzione familiare, che rende più difficile l’espulsione di manodopera; poi il tema della sicurezza alimentare in termini di quantità o meglio di sicurezza degli approvvigionamenti (food security) frutto di due fattori quali la crescita della popolazione e l’aumento dei redditi pro capite, porta ad una rivisitazione del settore. Ed infine la nuova dimensione dell’agricoltura identificata con il concetto di multifunzionalità, quindi l’ampliarsi del panorama delle attività a essa connesse,vede questo settore sempre più integrato nel sistema complesso dei rapporti e delle interazioni con l’ambiente, l’economia e la società nel suo insieme.
A tutto ciò si aggiungono le agevolazioni offerte ai giovani per approdare in modalità agevole oltre che vantaggiosa a questo settore come quella promossa in questi giorni dal nuovo bando dell’ ISMEA – Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare per “L’insediamento di giovani in agricoltura” con l’obiettivo di sostenere le operazioni fondiarie riservate ai giovani che si insediano per la prima volta in aziende agricole in qualità di capo azienda, mediante l’erogazione di un contributo in conto interessi.
Ma entriamo nel dettaglio:
SCHEDA | |
OBIETTIVI | Incentivare sull’intero territorio nazionale l’insediamento di giovani in agricoltura sostenendo operazioni fondiarie riservate ai giovani che si insediano per la prima volta in aziende agricole in qualità di capo azienda, mediante l’erogazione di un contributo in conto interessi. |
DESTINATARI | Giovani che intendono insediarsi per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capo azienda e che, alla data di presentazione della domanda, risultano in possesso dei seguenti requisiti: a. età compresa tra i 18 anni compiuti e i 40 anni non ancora compiuti; b. cittadinanza di uno degli Stati membri dell’Unione Europea; c. residenza nel territorio della Repubblica Italiana; d. possesso di adeguate conoscenze e competenze professionali attestate da titolo di studio di livello universitario di indirizzo agrario; titolo di studio di scuola media superiore in campo agrario; esperienza lavorativa, dopo l’obbligo scolastico, di almeno 2 anni in qualità di coadiuvante familiare ovvero di lavoratore agricolo, documentata dall’iscrizione al relativo regime previdenziale; attestato di frequenza con profitto ad idonei corsi di formazione professionale. Qualora il giovane, al momento della presentazione della domanda, non disponga di tali capacità e competenze professionali, è ammesso alla partecipazione, a condizione che dichiari di impegnarsi ad acquisirle entro 36 mesi dalla data di adozione della determinazione di ammissione alle agevolazioni. Tale dichiarazione deve essere indicata, pena esclusione, nel piano aziendale. |
PROCEDURE | Ai fini della stipula dell’atto di concessione delle agevolazioni, il richiedente dovrà insediarsi quale capo azienda in una impresa individuale che, entro 3 mesi dalla data di comunicazione della determinazione di ammissione della domanda alle agevolazioni, deve risultare, a pena di decadenza: a. titolare di partita IVA in campo agricolo; b. iscritta al registro delle imprese della Camera di Commercio; c. iscritta al regime previdenziale agricolo. Nel caso di insediamento in società agricola, sempre al momento della presentazione della domanda, il richiedente deve risultarne socio e la società (di persone, capitali ovvero cooperative) deve risultare: a. titolare di partita IVA in campo agricolo; b. iscritta al registro delle imprese della Camera di Commercio; c. avere per oggetto sociale l’esercizio esclusivo delle attività; d. recare la indicazione di “società agricola” nella ragione sociale o nella denominazione sociale; e. non assoggettata ad alcuna procedura concordataria o concorsuale né avere in corso alcun procedimento; f. avere una maggioranza assoluta, numerica e di quote di partecipazione di soci di età compresa tra i 18 anni compiuti e i 40 anni non compiuti; g. essere amministrata da soggetti di età compresa tra i 18 anni compiuti e i 40 anni non compiuti.Si precisa che uno stesso soggetto non può presentare più di una domanda di partecipazione. |
RISORSE | Il finanziamento complessivo ammonta a 60 milioni di euro suddivisi in due lotti come di seguito specificati: a. LOTTO 1: comprende le Regioni: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta, Veneto, Lazio, Marche, Toscana e Umbria. La dotazione è pari a euro 30.000.000,00. b. LOTTO 2: comprende le Regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. La dotazione è pari a euro 30.000.000,00. |
TIPOLOGIA ED ENTITA’ DELLE AGEVOLAZIONI | Concessione di un contributo in conto interessi nella misura massima attualizzata di Euro 70.000,00 (settantamila/00) da erogare il 60% all’avvio dell’ammortamento dell’operazione e il 40% all’esito dell’attuazione del piano aziendale. L’attuazione di tale piano deve essere avviata entro 9 mesi dalla data di stipula dell’atto di concessione delle agevolazioni e completata in un periodo massimo di 5 anni dalla stipula stessa, pena la decadenza dal contributo. Il tasso annuale di riferimento massimo applicabile alle operazioni è corrispondente al tasso base vigente al momento della determinazione di ammissione delle domande alle agevolazioni aumentato fino a 220 punti base. La durata del piano di ammortamento dell’operazione può, su domanda del richiedente, essere di: – 15 anni (più 2 anni di preammortamento) – 20 anni (più 2 anni di preammortamento) – 30 anni (comprensivi di 2 anni di preammortamento). Le operazioni fondiarie dovranno realizzarsi attraverso l’acquisto a cancello aperto (con esclusione delle scorte vive e morte) della struttura fondiaria agricola e la sua successiva vendita, con patto di riservato dominio. L’importo richiesto per l’operazione, a pena di esclusione, deve essere compreso tra 250.000 euro (soglia minima) e un massimo di 2.000.000 euro (soglia massima). |
SCADENZA | La domanda di partecipazione deve essere presentata in forma telematica, mediante il portale dedicato (http://strumenti.ismea.it), entro le ore 12,00 del 10 giugno 2016 a partire dalle ore 10,00 del giorno 11 aprile 2016. I richiedenti, o loro delegati, dovranno compilare e caricare sul portale: a. domanda di ammissione alle agevolazioni, completa della documentazione dal Bando; b. descrizione della struttura fondiaria con particolare riferimento all’ubicazione e alle caratteristiche territoriali; c. piano aziendale. L’esame delle domande e l’eventuale ammissione alle agevolazioni sono effettuate, per ciascun lotto, secondo l’ordine cronologico di presentazione e fino ad esaurimento della dotazione finanziaria. Con determinazione del Direttore generale verrà approvata la graduatoria finale poi pubblicata sul sito Internet di ISMEA. |
INFORMAZIONI | Eventuali chiarimenti sulla procedura del Bando potranno essere richiesti esclusivamente per iscritto entro il 3 giugno 2016 all’indirizzo [email protected]. Le risposte saranno pubblicate su www.ismea.it entro 2 giorni lavorativi dalla richiesta. |
Arrivata dalla Puglia in Abruzzo nel 1988, da allora vivo felicemente a Pescara con i miei figli, Davide e Luna, e mio marito. Ho realizzato i miei studi a Barletta frequentando prima il Liceo Scientifico Statale e, in seguito, un Corso parauniversitario in Servizi Sociali. Questo primo approccio professionale al sociale e alle sue tematiche ha segnato la mia vocazione: aiutare le persone in stato di bisogno/difficoltà offrendo soluzioni e opportunità di benessere comune. Anche la formazione professionale ha avuto un ruolo considerevole nel mio percorso lavorativo. Dalla collaborazione, prima, con una importante agenzia formativa piemontese a quella successiva, per undici anni, con un’agenzia a partecipazione pubblica, ho perfezionato le mie competenze in attività di coordinamento, monitoraggio e valutazione anche di progetti complessi a valere su finanziamenti regionali, nazionali e comunitari. Da qualche mese, insieme ai miei amici e colleghi, sto vivendo una nuova sfida: Social Hub, società cooperativa con una forte vocazione all’economia civile oltre che alla consulenza e ai servizi all’impresa. Quale migliore opportunità per tornare al mio mondo sociale?
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