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Per comunicare la scienza arriva il fumetto Doctor G

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Ogni giorno siamo continuamente bombardati di informazioni e dati relativi alla nostra salute che creano soltanto confusione. Così a semplificare le cose arriva il primo e unico fumetto di divulgazione scientifica, Doctor G, scritto da Luca Iaboli, medico di emergenza-urgenza e membro del gruppo Nograziepagoio, e Luana Caselli,  ricercatrice in neuroscienze, accompagnati dalla matita di Grazia Lobaccaro e dalla sceneggiatura di Marco Mardoglio.

Si tratta di una graphic novel di genere poliziesco di 184 pagine, frutto di cinque anni di lavoro, che è nata all’interno del progetto grafico editoriale L-INK con lo scopo di insegnare la statistica di base a medici, giornalisti e in particolare ai pazienti, in maniera che tutti possano avere gli strumenti giusti per informarsi, orientarsi, capire ed essere padroni delle proprie scelte nel complesso mondo dell’offerta sanitaria. Il libro è suddiviso in due parti: la prima è la graphic novel, che consente di conoscere concetti seri mentre si è coinvolti nel racconto; nella seconda tali concetti vengono spiegati con riferimenti bibliografici precisi, ottenibili sullo smartphone grazie al sistema QR. Per approfondire un argomento di maggior interesse basta fare una semplice foto con il cellulare e scaricare così i contenuti.

Il personaggio protagonista del fumetto è Doctor G, un professore di statistica che aiuta la polizia a risolvere vari casi. Ci sono 5 episodi di statistica medica e 3 casi giudiziari. Ad esempio, uno dei casi raccontati nel fumetto è quello dell’allarme esploso in Gran Bretagna nel ’95 sugli effetti dei contraccettivi orali di terza generazione, che aumenterebbero del 100% il rischio di trombosi agli arti inferiori o ai polmoni. Il panico dilaga fra le giovani donne, che smettono di prendere la pillola, e nel ’96, un anno dopo l’emergenza, nel Regno Unito si riscontrano 13 mila aborti in più. In quel caso sarebbe stato utile conoscere anticipatamente, a partire dai medici, la differenza fra rischio relativo (+100%) e assoluto (+1/7.000) per capire l’effettiva portata dell’allarme e quindi evitare le disastrose conseguenze verificatasi. Purtroppo, non è l’unico episodio di questo tipo in quanto altri casi simili erano già avvenuti nel ’70 e nel ’77 e in entrambe le circostanze la frequenza degli aborti era aumentata.

Troppo spesso accade, infatti, che le informazioni riguardanti la salute sono trasmesse in termini di variazioni relative prediligendo grandi numeri che saltano più all’occhio, ma che possono provocare ansie inutili. La funzione del Doctor G è proprio quella di far vedere attraverso esempi concreti come i numeri possano essere ingannevoli.

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