Redazione
[email protected]
[email protected]
Direttore
[email protected]
Recover your password.
A password will be e-mailed to you.
Arrivano buone notizie sul fronte dell’inclusione sociale. Il nuovo sussidio contro la povertà dovrebbe essere pari a circa 80 euro a testa al mese con una media per una famiglia di 4 persone, con minori, di 320 euro, ma con un tetto massimo di 400 euro al mese per le famiglie con cinque componenti e oltre. Questo è quanto si apprende dal Ministero del lavoro.
Al momento sulla base delle risorse stanziate (600 milioni per il 2016, un miliardo dal 2017), i destinatari dovrebbero essere nel complesso 280.000 nuclei familiari per un totale di un milione di persone (compresi 550.000 minori). Con lo scopo di estendere il sussidio però a tutte le famiglie con minori in povertà assoluta pari a circa 500.000 famiglie con oltre un milione di minori per un costo che dovrebbe raggiungere i due miliardi di euro l’anno.
I criteri preferenziali per richiedere il sussidio in prima battuta dovrebbero essere, oltre alla presenza di figli minori, l’essere una madre single, la presenza di disabili in famiglia, l’assenza di occupati e l’Isee a zero.
Come spiega il ministro del Welfare, Giuliano Poletti: «l’intervento si articola in un sostegno al reddito vincolato e condizionato a un accordo tra il cittadino e la comunità locale che ha l’onere di prenderlo in carico. Un accordo con il quale il cittadino si impegna a entrare in un determinato percorso, mandando i figli a scuola, accettando i lavori che gli vengono proposti e l’eventuale formazione professionale».
Recover your password.
A password will be e-mailed to you.