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Per sostenere la nascita di nuove imprese innovative la Regione Lazio stanzierà 100 milioni di euro, nei prossimi cinque anni, che copriranno l’intero ciclo di vita delle aziende, dall’idea all’espansione, investendo nel capitale insieme ai privati. Inoltre, è previsto anche il rimborso dell’Irap regionale.
Trattasi di fondi europei della programmazione 2014-2020 che equivalgono al 90% del totale. A questi vanno aggiunti i 10 milioni provenienti dal bilancio della regione. Il Lazio vuole così colmare quella che considera una delle lacune più evidenti dell’ecosistema digitale ossia la povertà del capitale di rischio.
Il presidente della Regione Nicola Zingaretti ha affermato che l’intenzione non è quella di sostituire il mercato, bensì di sostenerlo, presentando la misura alla Startup Europe Week insieme all’assessore allo Sviluppo economico Guido Fabiani.
Tali fondi saranno gestiti attraverso Lazio Innova, che promuove la nascita di nuove imprese e il rafforzamento di quelle esistenti attraverso un ampio ventaglio di strumenti. Circa 20 milioni andranno a sostenere le idee di impresa e gli spin off della ricerca universitaria nella primissima fase, quella di trasformazione in azienda, con tagli da 100mila euro a fondo perduto assegnati direttamente dall’ente. Il primo bando dovrebbe arrivare entro l’estate. I tagli successivi, invece, tra i 70 e gli 80 milioni di euro, saranno erogati acquisendo una partecipazione nel capitale delle startup, in cofinanziamento con gli investitori privati. Le modalità di intervento verranno discusse nei prossimi mesi, ma il direttore generale di Lazio Innova, Andrea Ciampalini, ha anticipato che una parte sarà rivolta alle imprese appena costituite, con importi inferiori ai 500mila euro, e l’altra alle startup che hanno già un prodotto validato nella fase di espansione, con tagli sopra i 500mila euro.
Infine, per quanto concerne le imprese innovative iscritte all’apposito registro Infocamere vi sarà un rimborso dell’addizionale regionale Irap versata nei primi due anni di vita, che sarà finanziato con un fondo da un milione di euro l’anno per i prossimi tre, e che sarà parziale o totale a seconda del numero di domande presentate.
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