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Scadenza: 31/03/2016.
“Un bando importante e innovativo (…) del Fondo sociale europeo per promuovere l’inclusione sociale e sviluppare percorsi di sostegno per l’inserimento socio-terapeutico e socio lavorativo di 1500 persone disabili o vulnerabili (…). Nuova è la filosofia del bando che segna il ribaltamento da una logica di sussidio assistenziale a progetto ‘proattivo’ che intende avvicinare i partecipanti alla realtà lavorativa, secondo le personali capacità”. Questa solo una piccola parte della presentazione del bando resa dall’assessore al sociale Stefania Saccardi insieme con il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi il 18 gennaio nella sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze. Gli obiettivi sono rilevanti: da un lato si intende promuovere la realizzazione su tutto il territorio regionale di un sistema diffuso e articolato di servizi per l’accompagnamento al lavoro di persone con disabilità, dall’altro favorire e sostenere il passaggio dei giovani dall’istruzione alla occupazione, migliorando nel contempo l’inclusione sociale, promuovendo l’uguaglianza di genere, la non discriminazione e le pari opportunità.
Con questa iniziativa saranno cofinanziati progetti di sostegno all’inserimento socio-terapeutico e socio-lavorativo di queste persone presentati da imprese, soggetti sia pubblici sia privati operanti nel recupero socio-lavorativo, ed elaborati in co-progettazione con la Società della salute oppure con il soggetto pubblico individuato dalla Conferenza zonale dei sindaci. L’intervento regionale ha previsto uno stanziamento di 14 milioni 700 mila euro nell’ambito dell’attività “Inserimento soggetti disabili” dell’asse B – Inclusione sociale e lotta alla povertà (attività B.1.1.1.A) del Por Fse 2014 – 2020.
SCHEDA | |
FINALITA’ | Sostenere percorsi di accompagnamento al lavoro rivolti a persone con disabilità e vulnerabilità non occupate, attraverso il finanziamento di specifici tipi di servizio e attività: – Piano Sanitario e Sociale Integrato Regionale 2012 – 2015; – Azioni di sistema e strategie per il miglioramento dei servizi socio-sanitari nell’ambito delle politiche per la disabilità relativamente agli interventi diretti a favorire l’inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità e delle persone con problemi di salute mentale. |
DESTINATARI | Possono presentare i progetti, con relativa domanda di contributo pubblico: 1. le imprese e le cooperative sociali; 2. i soggetti pubblici e privati che operano nel recupero socio-lavorativo di soggetti svantaggiati. I progetti, della durata biennale, devono essere obbligatoriamente presentati e attuati da una Associazione Temporanea di Scopo (ATS), costituita o da costituire a progetto e finanziamento approvato. In ogni ATS dovrà essere presente almeno un Ente pubblico tra quelli che hanno funzioni di programmazione e gestione dei servizi e degli interventi per gli ambiti territoriali di riferimento dei progetti. Gli Enti pubblici possono assumere all’interno dell’ATS sia il ruolo di soggetto capofila-proponente che quello di partner. Ogni soggetto (singolo o in raggruppamento) può essere presente come membro o capofila in più di un progetto in una o più zone-distretto (o zone aggregate) elencate nel bando stesso. Le zone-distretto possono aggregarsi tra di loro ai fini di presentare progetti in forma integrata. |
INTERVENTI FINANZIABILI | I progetti devono concludersi entro 24 mesi dalla data del loro avvio, ossia entro 24 mesi dalla data di stipula della convenzione con la Regione Toscana e devono obbligatoriamente includere queste tipologie di attività:
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PROCEDURE | Coloro che sono intenzionati a presentare i progetti, devono preliminarmente rispondere agli “Avvisi di manifestazione d’interesse alla co-progettazione” che saranno emanati dalle Società della salute o, ove non costituite, dal soggetto pubblico individuato dalla Conferenza zonale dei sindaci. In tal modo potranno partecipare ai processi di co-progettazione per elaborare le proposte progettuali da presentare alla Regione. Per favorire l’elaborazione della procedura, la Regione Toscana ha messo a disposizione uno schema di avviso di chiamata di interesse che le Società della salute ovvero il soggetto pubblico individuato dalla Conferenza zonale dei sindaci, potranno utilizzare per predisporre i predettti avvisi. |
RISORSE | Sono stati stanziati 14 milioni e 700 mila euro ripartiti per le zone-distretto in base a specifici criteri dettati dall’avviso pubblico. I progetti saranno finanziabili per importi non inferiori a 100.000 euro e non superiori a 1.500.000 euro. |
SCADENZA | I progetti con la domanda di candidatura devono essere presentati entro le ore 13 del 31 marzo 2016 con marca da bollo di 16 euro. La domanda e la documentazione allegata dovranno essere trasmesse per via telematica dal soggetto privato capofila di ATS costituita/costituenda o tramite interfaccia web Ap@ci, previa registrazione all’indirizzo: http://www.regione.toscana.it/apaci; oppure tramite PEC all’indirizzo PEC istituzionale di “Regione Toscana”: regione toscana@postacert.toscana.it. |
INFORMAZIONI | Per informazioni consultare integralmente il bando e i suoi allegati. |
Arrivata dalla Puglia in Abruzzo nel 1988, da allora vivo felicemente a Pescara con i miei figli, Davide e Luna, e mio marito. Ho realizzato i miei studi a Barletta frequentando prima il Liceo Scientifico Statale e, in seguito, un Corso parauniversitario in Servizi Sociali. Questo primo approccio professionale al sociale e alle sue tematiche ha segnato la mia vocazione: aiutare le persone in stato di bisogno/difficoltà offrendo soluzioni e opportunità di benessere comune. Anche la formazione professionale ha avuto un ruolo considerevole nel mio percorso lavorativo. Dalla collaborazione, prima, con una importante agenzia formativa piemontese a quella successiva, per undici anni, con un’agenzia a partecipazione pubblica, ho perfezionato le mie competenze in attività di coordinamento, monitoraggio e valutazione anche di progetti complessi a valere su finanziamenti regionali, nazionali e comunitari. Da qualche mese, insieme ai miei amici e colleghi, sto vivendo una nuova sfida: Social Hub, società cooperativa con una forte vocazione all’economia civile oltre che alla consulenza e ai servizi all’impresa. Quale migliore opportunità per tornare al mio mondo sociale?
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