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Borgo Tufi e altro ancora

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Il progetto complessivo “Borgo Tufi” riguarda la riqualificazione di un piccolo borgo rurale nel Comune di Castel del Giudice in Molise; gli esiti sono un albergo diffuso per circa 100 ospiti e un meleto biologico di oltre 35 ettari. Lo strumento principale è costituito dalla Società di trasformazione urbana (STU) Vello Spa. I protagonisti sono la comunità locale, con in prima fila il sindaco Lino Gentile, e un piccolo gruppo di imprenditori originari della zona.

Un’esperienza di grande interesse da più punti di vista. In primo luogo come tentativo di invertire la tendenza all’abbandono delle aree interne attraverso un progetto moderno e coraggioso; in secondo luogo per la capacità di mobilitare risorse pubbliche e private; in terzo luogo per l’uso di strumenti giuridici che normalmente vengono utilizzati in contesti urbani almeno di medie dimensioni, dimostrando una capacità amministrativa non usuale in un piccolissimo centro.

Di estremo interesse la premessa giuridico-amministrativa dell’intera operazione, esplicitata con chiarezza nella delibera del Consiglio comunale di Castel del Giudice n. 19 del 3 agosto 2015.

“(…) tale percorso amministrativo è coerente con la linea interpretativa seguita dalla Commissione europea nella Comunicazione del 5 febbraio 2008 sull’applicazione del diritto comunitario degli appalti pubblici e delle concessioni ai partenariati pubblico-privati istituzionalizzati (PPPI), secondo la quale “Per costituire un PPPI in modo conforme ai principi del diritto comunitario evitando nel contempo i problemi connessi ad una duplice procedura si può procedere nel modo seguente: il partner privato è selezionato nell’ambito di una procedura trasparente e concorrenziale, che ha per oggetti sia l’appalto pubblico o la concessione da aggiudicare all’entità a capitale misto, sia il contributo operativo del partner privato all’esecuzione di tali prestazioni e/o il suo contributo amministrativo alla gestione dell’entità a capitale misto”.

Sulla base di questi principi si è dipanata la storia amministrativa dell’iniziativa, ripercorsa nelle premesse della citata deliberazione.

“Premesso che

  • il Consiglio Comunale di Castel del Giudice, con Delibera n. 8 del 27.02.2002, deliberava di esprimere “atto di indirizzo alla attuazione di studi di fattibilità, indagini conoscitive e progettazioni urbanistiche per procedere alla trasformazione delle aree ed edifici da riqualificare individuabili nel “Borgo TUFI” ricadenti nella zona territoriale omogenea del redigendo P.R.G. “A” (centro storico mediante la costituzione di una Società di Trasformazione Urbana (STU) di cui all’art. 120 del D.Lgs. n. 267/2000”;
  • con Delibera del Consiglio Comunale n.16 del 05.07.2002, veniva approvata “la partecipazione del Comune di Castel del Giudice alla costituzione di una Società di Trasformazione Urbana (STU) denominata Vello Spa”;
  • con Delibera del Consiglio Comunale n. 43 del 27.12.2002 veniva approvato lo schema di Convenzione ex art. 120 TUEL per la disciplina dei rapporti tra il Comune di Castel del Giudice e la “Vello Spa”;
  • espletate le procedure per la individuazione dei soci privati mediante procedura ad evidenza pubblica, conformemente a quanto previsto nel bando di gara approvato con Del. G.M. n. 58 del 02/12/2002, in data 27/08/2003, con atto a rogito del Notaio Patrizio D’Angiolella di Castel di Sangro numero 2870 di Repertorio, veniva costituita la suindicata Società di Trasformazione denominata “VELLO SPA”;
  • con delibera del Consiglio Comunale n. 7 del 23.03.07, si provvedeva ad integrare la menzionata Convenzione ex art. 120 TUEL con un apposito “atto aggiuntivo” per meglio definire le attività necessarie all’attuazione del Programma di Trasformazione Urbana del “Borgo Tufi”;
  • in esecuzione delle suindicate statuizioni sono state sottoscritte in data 17/11/2007 la Convenzione per la disciplina dei rapporti tra il Comune di Castel del Giudice e Società di Trasformazione Urbana Vello Spa di cui al Repertorio n. 107/2007 e successivo Atto Aggiuntivo di cui al Repertorio n. 108/2007;
  • In esecuzione delle suindicate Convenzioni la VELLO SPA ha provveduto all’espletamento delle attività di esecuzione degli interventi pubblici inseriti nel programma di trasformazione urbana;
  • il programma di Riqualificazione urbana ha previsto la realizzazione di una serie di interventi, sia pubblici che privati, all’interno dell’area individuata da parte dell’Amministrazione Comunale e della Vello Spa. In particolare sono state realizzate una serie di interventi di urbanizzazione primaria e secondaria nonchè la realizzazione di strutture ricettive tipo “albergo diffuso” mediante la trasformazione di una parte dei manufatti esistenti”.

I primi esiti di questo grande sforzo sono descritti nel sito dell’albergo diffuso.

“Borgo tufi è un antico borgo rurale nel Comune di Castel del Giudice, restaurato e trasformato in albergo diffuso mediante un attento e accurato recupero architettonico, reso possibile grazie alla costituzione di una public company, che ha coinvolto nell’impresa cittadini, istituzioni locali e una cordata di imprenditori originari della zona: Enrico e Gianfranco Ricci, Ermanno D’Andrea e Lino Gentile, già sindaco di Castel del Giudice. Agli immobili dell’antico borgo, recuperati secondo criteri antisismici, si affiancano interventi di architettura contemporanea, rivestimenti in pietra locale e materiali originari recuperabili. Un meleto di 40 ettari, dedicato alla coltivazione di mele biologiche, offre al borgo un naturale volano di sostenibilità economica. Rappresenta una dichiarazione unanime di amore da parte dei suoi abitanti per un territorio dalla bellezza primitiva, di grande rilievo storico enogastronomico naturalistico. A Borgo tufi l’ecosostenibilità è di casa: riconoscimenti ufficiali lo pongono tra i comuni virtuosi nel panorama nazionale”.

E proprio ai principali riconoscimenti al progetto di Castel del Giudice sono dedicati i documenti di seguito riportati.

Concorso Viaggio nei comuni delle buone pratiche Premio BiSp 2015

nell’ambito di Biennale Spazio Pubblico

Partner: Istituto Nazionale di Urbanistica, INU Lazio, Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti, Conservatori, Ordine degli Architetti PPC di Roma.

Commissione giudicatrice: Arch. Mario Spada – presidente, arch. Manuela Alessi, prof. arch. Domenico Cecchini, arch. Lucia Fonti, prof. arch. Rosario Pavia, arch. Valentina Piscitelli.

Castel del Giudice Menzione speciale Categoria: Comuni al di sotto di 30.000 abitanti.

Albergo diffuso Borgo Tufi

L’intervento testimonia la capacità del Comune di interpretare e sviluppare il tema dell’albergo diffuso per recuperare borghi altrimenti in abbandono. L’aggregazione di molteplici proprietà e unità immobiliari, e l’utilizzo di risorse pubbliche e private, anche attraverso la costituzione di una Società di Trasformazione Urbana (STU) hanno permesso di ottenere risultati di notevole qualità.

(http://www.biennalespaziopubblico.it/blog/events/event/viaggio-nei-comuni-delle-buone-pratiche-premio-bisp-2015-2/)

Premio Comuni Virtuosi

19 settembre 2015 Forlì

Categoria: “Gestione del territorio”

Primo premio Comune di Castel del Giudice

Commissione Giudicatrice: Andrea Bertaglio (“La Stampa”), Maurizio Tira (Università di Brescia), Alessio Maurizi (“Radio 24”), Andrea Segré (Università di Bologna), Paolo Pileri (Politecnico di Milano), Luca Martinelli (“Altreconomia”), Massimo Buccilli (A.D. Velux Italia) Eliana Bruschera (Novamont), Silvia Ricci (Responsabile Campagne Comuni Virtuosi), Laura Guardini (Corriere della Sera).

Scheda di presentazione

Castel del Giudice è un comune dell’Alto Molise e teatro di un “laboratorio sociale ed economico” dove si sperimentano pratiche innovative di gestione del territorio, condivise e sostenute da una piccola comunità di 350 abitanti; é in questo contesto che viene realizzato l’Albergo Diffuso “Borgo Tufi”. Le vecchie stalle abbandonate e soggette a degrado, sono state adibite a funzioni di ospitalità diffusa, conservandone l’architettura, gli spazi e i materiali preesistenti e dotandole di sistemi di sicurezza all’avanguardia sia dal punto di vista tecnologico che estetico. Per la realizzazione di questo ambizioso progetto il Comune, insieme agli imprenditori Ermanno D’Andrea ed Enrico Ricci, ha costituito una STU (Società di Trasformazione Urbana), acquisendo preventivamente il parere favorevole dei cittadini. La costituzione di una società pubblico-privata, di cui il Comune detiene il 20% delle quote, ha permesso di acquisire la proprietà delle stalle e dei fienili inutilizzati. In questo passaggio l’amministrazione ha svolto nei confronti della comunità un ruolo di garanzia e di tutela sulle finalità del progetto e sui benefici che ne deriveranno. L’ultimazione dei lavori infine, è stata possibile grazie a un utilizzo efficace e coerente delle risorse economiche regionali, nazionali ed europee messe a bando, allocandole in un quadro di riferimento chiaro e programmato.

I numeri del progetto

  • 50 stalle rifunzionalizzate;
  • 150 posti letto creati;
  • ristorante con 150 coperti;
  • 1 centro benessere;
  • 1 sala convegni;
  • 0 mq di suolo consumato;
  • circa 80 proprietari coinvolti;
  • 2 imprenditori locali individuati tramite bando;
  • 10 nuovi occupati previsti nella fase iniziale;
  • 2, 5 mln di investimento pubblico per infrastrutture, urbanizzazione e spazi comuni;
  • 5 mln di investimento privato per il recupero funzionale delle stalle.

I principi progettuali

  • Nessun aumento delle volumetrie e modifiche degli spazi;
  • Rispetto dei caratteri tradizionali dell’architettura rurale;
  • Riutilizzo dei materiali preesistenti.

Un progetto virtuoso

Valorizzazione delle risorse del territorio: Rivitalizzazione e nuova identità per un’area in abbandono e soggetta a processi di degrado.

Promozione della diversità: Valorizzazione della tradizionalità locale in campo architettonico e culturale.

Produzione di territorialità attiva: Coinvolgimento della popolazione nel processo decisionale per una “comunità competente”.

Capacità amministrativa: Creazione di un partenariato pubblico-privato efficace e trasparente; allocazione delle risorse messe a bando in un quadro di riferimento chiaro e programmato.

Integrazione con altre iniziative

La realizzazione dell’Albergo diffuso “Borgo Tufi” (iniziata nel 2007 e completata lo scorso anno) va a integrarsi con altre iniziative di sviluppo locale finalizzate a invertire la condizione di marginalità che caratterizza la piccola realtà dell’Appennino Molisano:

  • riconversione dell’edificio scolastico in disuso a residenza assistenziale per anziani, gestita dal Comune e partecipata dai cittadini, offre occupazione a 25 persone del luogo;
  • attivazione di un’azienda agricola biologica, (Melise spa, società partecipata dal comune, dai cittadini e da imprenditori locali) che impiantando 50 ettari di meleti su terreni incolti, irrigati con un sistema a goccia all’avanguardia gestito telematicamente, esporta le sue mele in tutto il mondo occupando quattro unità lavorative locali oltre a diversi lavoratori stagionali

Media:

10/2012 | Articolo su rivista “L’altra pagina”: “Il miracolo di Castel del Giudice” http://www.altrapagina.it/wp/moliseil-miracolo-di-castel-del-giudice.

17/10/2013 | Articolo su “Casa24” de “Il Sole 24 ore”: “Da Terni a Isernia, recuperi per il turismo” http://www.casa24.ilsole24ore.com/art/mercato-immobiliare/2013-10-17/terni-isernia-recuperi-turismo-123555.php.

10/2013 | Documentario della rivista “Il bene comune”: “Una piccola comunità competente” https://www.youtube.com/watch?v=h19C-4EOsE0.

05/2014| Articolo su “La nuova ecologia”: “Risposta di qualità” http://www.laterra.org/Scrivici/ambiente_38_14.htm.

Riconoscimenti:

2005 |Certificazione ambientale UNI EN ISO 14001:2004;

2009 | Legambiente & Symbola – Premio “Futuro Italiano” – Vincitore sezione Innovazione;

2014 | Legambiente & ANCI- Premio “Angelo Vassallo” – Vincitore;

2015 | Ministero Beni Culturali- Premio Europeo del Paesaggio” – Caso di eccellenza;

2015 |INU- Premio Biennale Spazio Pubblico -”Viaggio nei comuni delle buone pratiche”;

(http://comunivirtuosi.org/wp-content/uploads/2015/09/CastelDelGiudice.pdf)

Aspetti organizzativi degli acquisti sociali
Social Procurement

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