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Robot socialmente utili

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I tempi mutano e per fortuna non sempre in peggio.

La robotica, che negli ultimi decenni ha fatto passi da gigante in termini di perfezionamento, oggi può definirsi “socialmente utile”: tre prototipi meccanici, ciascuno con caratteristiche differenti, assistono 20 anziani nella residenza assistenziale per anziani San Lorenzo a Firenze.

Quello domestico si muove nell’ambito casalingo offrendo la possibilità di fare la spesa online, la raccolta differenziata, agire da agenda per ricordare date, appuntamenti e qualsivoglia scadenza. Poiché il congegno è dotato di braccio meccanico in grado di sollevare pesi fino a un massimo di 5 chili, è anche di supporto agli anziani che faticano a muoversi in casa.

Il robot condominiale esercita invece un lavoro di sorveglianza a vantaggio della quiete coabitativa.

Quello programmato per muoversi all’esterno è, invece, una sorta di galoppino: cammina per le strade per ritirare la spesa o per accompagnare l’anziano a fare una passeggiata in tutta sicurezza.
Non si tratta di un film ma di un progetto reale figlio dell’ingegno umano e messo al servizio di chi si trova in uno stato di bisogno. Infatti, dei robot in grado di fare la spesa, portare fuori i rifiuti, dialogare anche a distanza con le persone, occuparsi della sicurezza domestica, possono rappresentare un’autentica risorsa per chi deve misurarsi con delle specifiche difficoltà.

Siamo ovviamente ancora entro una fase di sperimentazione, con i futuri miglioramenti e correzioni che gli scienziati apporteranno, ma gli anziani della residenza fiorentina sono già più che soddisfatti.

La conclusione dei test si appresta alla fine, ed è prevista per il prossimo 31 dicembre.

Robot-Era è il frutto di una collaborazione sinergica di lavoro interdisciplinare a cui hanno preso parte università, centri di ricerca, servizi sociali, aziende sanitarie locali e piccole-medie imprese.
Il Coordinatore Paolo Dario, direttore dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, ha reso noto come questo progetto rientri tra quelli più impegnativi, prestigiosi e ambiziosi, specificando che in totale saranno coinvolti nella sperimentazione oltre 160 persone. Egli aggiunge inoltre come questo livello di impegno scientifico sia stato volutamente creato per assistere l’utenza bisognosa.

Interessanti anche i criteri intorno ai quali il progetto è nato: affidabilità, costo, accettabilità, senza trascurare gli aspetti etici e assicurativi.

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