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Dopo lunghi dibattiti e numeri approssimativi arriva, annunciata dall’Autorità garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Vincenzo Spadafora, la pubblicazione de “La Tutela dei minorenni in comunità”, la prima raccolta dati sui veri numeri dei minori ospitati all’interno delle case famiglia, realizzata grazie alla collaborazione di tutte le 29 Procure della Repubblica, presso i Tribunali per i minorenni, a cui le comunità sono tenute a inviare un report semestrale.
Si tratta di un lavoro molto importante che nasce dall’esigenza di fare chiarezza su tale fenomeno che merita un’attenzione specifica.
Dai dati forniti direttamente dalle Procure della Repubblica emerge che, al 31 dicembre 2014, le strutture di accoglienza per minorenni in Italia sono 3.192, in cui sono ospitati 19.245 tra bambini e adolesceenti, per una media di 6,7 ragazzi in ciascuna. I minori tra i 14 e i 17 anni sono la fascia più numerosa (57,2% del totale), sia perché le famiglie disposte ad accoglierli in affidamento o ad adottarli sono di meno, sia perché è questa l’età in cui la maggior parte dei minorenni stranieri non accompagnati arriva in Italia. Il 43% dei minori in comunità è infatti di origine straniera, e circa la metà non è accompagnato. A livello geografico è invece emerso che il 59% dei minorenni inseriti in comunità sono nel Centro-Nord e il 41% nel Sud e nelle Isole.
«Misurare il fenomeno è necessario», dichiara il garante Spadafora, «per intervenire sulle storture del sistema. Non si tratta di valutare se gli allontanamenti effettuati siano tanti o pochi, ma di chiederci tre cose: se vengono effettuati solo e tutti gli allontanamenti necessari; se viene effettivamente realizzato un progetto individuale per ogni singolo minorenne; se c’è monitoraggio costante, passo dopo passo, delle azioni compiute e dei tempi del collocamento. Va inoltre facilitata e sostenuta la collaborazione tra i diversi enti che monitorano e si occupano dei minorenni collocati in comunità».
Proprio in ragione di questo, l’Autorità garante per l’Infanzia e l’Adolescenza sta valutando le modalità per rendere sistematica la raccolta dati e assicurare che sia gestibile e accessibile per tutte le Procure presso i Tribunali per i minorenni. Inoltre, è stato avviato un contatto con la Direzione Generale per i Sistemi Informativi Automatizzati (DGSIA) del Ministero della Giustizia in modo da automatizzare la raccolta dei dati sui minorenni collocati in comunità.
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