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Succede a Caivano, in provincia di Napoli: la Italcables, multinazionale portoghese, dopo due anni di incertezze tra cassa integrazione e mobilità, decide di chiudere i battenti.
I 51 dipendenti non si arrendono, si ingegnano, e decidono di rilevare la fabbrica. Lo fanno attraverso una formula originalissima: pagheranno il fitto del ramo d’azienda per 3 anni, poi dopo il terzo anno, dovrebbero essere in grado di pagare una rata finale per comprare i 75 mila metri quadri dello stabilimento. Terminato questo processo diventeranno, a tutti gli effetti, proprietari della fabbrica.
Siamo nel settore metalmeccanico, si producono cavi d’acciaio per le infrastrutture, con un mercato ancora aperto, di qui la decisione di salvare la fabbrica e, insieme, il proprio posto di lavoro.
Già scelto il logo e il nuovo nome: Wbo Italcables, dove Wbo sta per “workers buyout” (lavoratori che acquistano la società in cui hanno lavorato).
Il caso, così raro in Italia e quasi unico nel Mezzogiorno, è risultato così eclatante da spingere perfino il ministro del lavoro Poletti a procedere all’inaugurazione.
Un emozionato Matteo Potenzieri, ingegnere e vicedirettore dello stabilimento di Caivano della multinazionale Italcables e da oggi presidente del cda della nuova Wbo Italcables dichiara: «abbiamo lottato con le unghie e con i denti, siamo saliti sui tetti più alti della fabbrica ma poi abbiamo capito che nessun cavaliere bianco sarebbe venuto a salvarci. E allora ci siamo rimboccati le maniche».
Un obiettivo così importante è stato raggiunto grazie alla determinazione di tutti i lavoratori ma anche dal buon lavoro, senza il quale nulla sarebbe stato possibile, di Banca Etica, Lega Coop Campania e Coopfond.
Senza dimenticare, naturalmente, l’importante anticipo di un milione e 275 mila euro che tutti gli ex dipendenti hanno messo insieme, incidendo positivamente sulla decisione di portare avanti il progetto
Sono nata a Pescara il 20 aprile del 1983, dove tuttora vivo. Ho una formazione di tipo sociale e dopo il titolo di “Tecnico dei Servizi Sociali”, ho approfondito le mie conoscenze fino a divenire “Esperto di Comunità”. Questo mi ha permesso di avere alcune interessanti esperienze presso Cooperative e Associazioni entrando così in contatto diretto con l’anima delle persone e consolidando la mia natura empatica. Sono estroversa, creativa, curiosa e passionale, credo nei progetti e nella passione che alimentano il gusto delle nuove sfide. Amo leggere, viaggiare, passeggiare in montagna e ascoltare buona musica.
La mia più grande passione è la scrittura. Come freelance ho avuto l’opportunità di scrivere per alcuni giornali del web e della carta stampata e, in seguito a un corso di “scrittura professionale”, ho avuto modo di approfondire gli aspetti più tecnici del mestiere. Grazie ad uno stage presso la Social Hub scarl ho avuto l’opportunità di esprimere al meglio la mia grande voglia di interagire con il mondo attraverso il portale “Felicità Pubblica”.
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