Redazione
[email protected]
[email protected]
Direttore
[email protected]
Recover your password.
A password will be e-mailed to you.
Il 40,3% dei pensionati percepisce un reddito da pensione inferiore a 1.000 euro al mese. Si tratta di oltre 6 milioni e mezzo di persone, più di 4 su 10. Un ulteriore 39,1% tra 1.000 e 2.000 euro; il 14,4% riceve tra 2.000 e 3.000 euro mentre la quota di chi supera i 3.000 euro mensili è pari al 6,1%. Questo è quanto emerge dal rapporto dell’Istat “Trattamenti pensionistici e beneficiari” relativo all’anno 2014.
Nel 2014 la spesa totale per prestazioni pensionistiche, pari a 277.067 milioni di euro, è cresciuta dell’1,6% rispetto all’anno precedente e la sua incidenza sul Pil è aumentata di 0,2 punti percentuali, dal 16,97% del 2013 al 17,17% del 2014.
Tale rapporto mostra che le pensioni di vecchiaia assorbono oltre i due terzi (70%) della spesa pensionistica totale; seguono quelle ai superstiti (14,9%) e le pensioni assistenziali (8,0%); più contenuto il peso delle pensioni di invalidità (5,6%) e delle indennitarie (1,6%). L’importo medio annuo delle pensioni è di 11.943 euro, 245 euro in più rispetto al 2013 (+2,1%).
In Italia i pensionati sono 16,3 milioni, circa 134mila in meno rispetto al 2013; in media ognuno percepisce 17.040 euro all’anno, ossia 403 euro in più rispetto al 2013, tenuto conto che, in alcuni casi, uno stesso pensionato può contare anche su più di una pensione.
Nello specifico, le donne costituiscono il 52,9% dei pensionati e percepiscono in media 14.283 euro, contro 20.135 euro degli uomini; la metà delle donne (49,2%) riceve meno di mille euro al mese, a fronte di circa un terzo (30,3%) degli uomini. Un dato che evidenzia una forte disparità di genere. Infine, il 47,7% delle pensioni è erogato al Nord, il 20,4% nelle regioni del Centro e il restante 31,9% nel Mezzogiorno.
Recover your password.
A password will be e-mailed to you.