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Le opere d’arte diventano in 3D per i non vedenti

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L’arte deve essere egualmente comprensibile e accessibile a tutti. Da questo presupposto partono due campagne di crowdfunding che mirano a realizzare opere d’arte e quadri per le persone non vedenti. Il primo progetto “Unseen Art” ha lanciato la campagna su Indiegogo per raccogliere 30 mila dollari con l’obiettivo di creare una piattaforma software che permetta alle persone con handicap visivo grave di capire un’opera d’arte attraverso un’immagine 3D.

Si tratta di una piattaforma capace di realizzare riproduzioni 3D di opere d’arte attraverso la scansione di una foto dall’originale, aggiungendo profondità e semplificando i dettagli. Pertanto, chiunque abbia accesso a una stampante 3D potrebbe scaricare i file dal computer e stamparle.

«Le opere classiche del mondo sono qualcosa cui credo tutti dovrebbero avere accessibilità e dovrebbero essere libere», afferma il fondatore di Unseen Art, Mark Dillon. «Dunque, dobbiamo fare qualcosa per concretizzarlo».

Il secondo progetto “3DPhotoWorks”, invece, ha lanciato la campagna su Kickstarter per raccogliere 500 mila dollari per fare una piattaforma commerciale per la produzione di stampe a rilievo fotografico per musei, centri di scienza e istituzioni culturali.

L’organizzazione ha impiegato circa sette anni per sviluppare un processo chiamato “3D Tactile Fine Art Printing” che è stato testato su un gruppo di volontari della National Federation of the Blind.

«Il nostro obiettivo è quello di fare la più grande arte del mondo e la più grande fotografia a disposizione dei non vedenti in tutti i musei, centri di scienza e istituzioni culturali, prima nel nostro Paese, l’Australia, e poi negli altri», spiega il co-fondatore John Olson.

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