Portale di economia civile e Terzo Settore

Lavoro minorile: arriva al cinema la storia di Iqbal

41

Lo sfruttamento e il lavoro minorale approdano sul grande schermo grazie a un film d’animazione presentato ieri era al Maxxi di Roma. Si tratta di “Iqbal Bambini Senza Paura”, una pellicola di Michel Fuzellier e Babak Payami disponibile in sala a partire da domani, giovedì 19 novembre, in occasione della Giornata Internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

Il film narra la storia di Iqbal, un ragazzino sveglio e vivace di dieci anni, che vive con il fratello Aziz e la madre Ashanta a Kardù in un piccolo villaggio. Alle prese con la mancanza di denaro per acquistare delle medicine per il fratello, il coraggioso Iqbal arriva al mercato di Mapur dove incontra un uomo disposto ad aiutarlo, in cambio di manovalanza in una fabbrica di tappeti. E’ qui che Iqbal conosce i suoi compagni di avventura, o sventura, e che capisce di essere caduto in una trappola così elaora un piano per scappare liberando anche i suoi nuovi amici.

La pellicola è ispirata alla storia vera del piccolo Iqbal Masih, bambino simbolo della lotta contro il lavoro minorile, ed è stata realizzata in collaborazione con l’Unicef. A raccontare la storia del piccolo bambino pakistano, oppostosi al lavoro minorile e assassinato per questo il 16 aprile 1995, era stata nel 1998 anche la regista italiana Ciniza Th Torrini con un film per il piccolo schermo dal titolo “Iqbal”.

Batterie intercambiabili: Amsterdam presenta gli scooter smart
Save the Children presenta il nuovo Atlante dell'Infanzia
1 Comment
  1. […] 16 aprile 1995 – A Lahore, in Pakistan, viene ucciso Iqbal Masih  un bambino operaio di soli 12 anni, diventato il simbolo della lotta contro il lavoro minorile. Quando aveva solo 4 anni suo padre decide di venderlo come schiavo a un fabbricante di tappeti in cambio di 12 dollari. Da quel momento in poi inizia una schiavitù senza via d’uscita. Di questa storia abbiamo parlato alcuni mesi fa in occasione dell’uscita di un film che ne racconta le vicende (leggi l’articolo). […]

Leave A Reply

Your email address will not be published.

Loading Facebook Comments ...