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Cesvot e Istituto Dirpolis (Diritto, Politica, Sviluppo) della Scuola Superiore Sant’Anna presentano un corso di alta formazione della durata di 32 ore rivolto ad avvocati, assistenti sociali, funzionari pubblici, laureati, dottorandi, ricercatori e volontari di associazioni aderenti al Cesvot. Per questi ultimi, la partecipazione è gratuita e sono riservati 20 posti; per gli altri è prevista una quota di iscrizione.
L’obiettivo è quello di fornire ai partecipanti strumenti e conoscenze, previste dall’ordinamento giuridico, adeguate ad affrontare i delicati aspetti del “dopo di noi”, sia dal punto di vista civilistico – patrimoniale, sia dal punto di vista dei rapporti con la pubblica amministrazione. Il tutto per garantire alle persone con disabilità una qualità della vita più vantaggiosa proprio quando il contesto familiare che li circonda non è più in grado di garantire cure e assistenza.
Il corso prevede 6 giornate formative di seguito dettagliate:
al termine delle quali il partecipante, che avrà frequentato almeno l’80% delle ore di formazione in aula, riceverà l’attestato di frequenza. Il programma didattico prevede approfondimenti sulle prassi e le casistiche giurisprudenziali oltre che un passaggio sul Disegno di legge sul “dopo di noi” all’esame del Parlamento.
Le associazioni interessate dovranno far pervenire al Cesvot – a mezzo posta elettronica o a mano entro le ore 13,00 di lunedì 23 novembre 2015 il nominativo di un solo candidato, compilando in ogni sua parte e inviando la relativa scheda di iscrizione.
La sede di svolgimento delle lezioni sarà la Scuola Superiore Sant’Anna, piazza Martiri della Libertà 33, a Pisa.
Per informazioni: http://www.santannapisa.it/it/news/diritti-delle-persone-disabili-corso-di-alta-formazione-sugli-strumenti-giuridici-migliorarne
Arrivata dalla Puglia in Abruzzo nel 1988, da allora vivo felicemente a Pescara con i miei figli, Davide e Luna, e mio marito. Ho realizzato i miei studi a Barletta frequentando prima il Liceo Scientifico Statale e, in seguito, un Corso parauniversitario in Servizi Sociali. Questo primo approccio professionale al sociale e alle sue tematiche ha segnato la mia vocazione: aiutare le persone in stato di bisogno/difficoltà offrendo soluzioni e opportunità di benessere comune. Anche la formazione professionale ha avuto un ruolo considerevole nel mio percorso lavorativo. Dalla collaborazione, prima, con una importante agenzia formativa piemontese a quella successiva, per undici anni, con un’agenzia a partecipazione pubblica, ho perfezionato le mie competenze in attività di coordinamento, monitoraggio e valutazione anche di progetti complessi a valere su finanziamenti regionali, nazionali e comunitari. Da qualche mese, insieme ai miei amici e colleghi, sto vivendo una nuova sfida: Social Hub, società cooperativa con una forte vocazione all’economia civile oltre che alla consulenza e ai servizi all’impresa. Quale migliore opportunità per tornare al mio mondo sociale?
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