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Ha aperto i battenti ormai da quasi 3 settimane il nuovo Centro chirurgico per vittime di guerra di Emergency a Gernada, in Libia. Si tratta di un intervento che è stato richiesto all’organizzazione umanitaria quattro mesi fa dal ministero della Sanità del governo di Tobruk, di stanza ad Al-Bayda, per garantire assistenza ai feriti dei combattimenti nelle zone di Bengasi e Derna tra milizie dell’Isis e forze governative.
Secondo l’Oms, sarebbero circa 20 mila, negli ultimi mesi, i feriti in Libia a causa della guerra iniziata nel 2011 e che in questi anni ha danneggiato gravemente il sistema sanitario del Paese: ovunque mancano le risorse e il personale necessario a offrire assistenza di base e specialistica, anche per le fasce più vulnerabili della popolazione, come i bambini, come evidenzia Emergency.
Ciò accade soprattutto perché il personale sanitario straniero ha lasciato il Paese mentre la maggior parte della classe medica è fuggita o è stata allontanata dai propri incarichi.
Il progressivo deterioramento delle condizioni di sicurezza, inoltre, impedisce l’accesso alle cure alla popolazione soprattutto nelle aree di Bengasi, Derna, Zintane e Kikla.
Per questa ragione il ministero della Sanità del governo di Tobruk lo scorso giugno ha messo a disposizione di Emergency una struttura ospedaliera nel villaggio di Gernada, a circa 70 km da Derna e 150 Km da Bengasi. Lo staff di Emergency ha attrezzato la struttura e l’ha adeguata agli standard dell’organizzazione: oggi l’ospedale è costituito da due sale operatorie, una sala X-ray, una terapia intensiva, un laboratorio, il pronto soccorso e 18 posti letto per il ricovero dei feriti.
Oltre a curare le vittime della guerra, lo staff di Emergency si occuperà anche della formazione del personale locale e dell’organizzazione delle attività fino al raggiungimento dell’autonomia operativa.
Sono nata ad Avezzano (L’Aquila) sotto il segno dell’acquario, il 18 febbraio 1981, e dal 2009 vivo a Montesilvano (Pescara). Socievole, chiacchierona e curiosa dalla nascita, ho assecondato questa naturale inclinazione laureandomi a 24 anni in Scienze della Comunicazione a Perugia e scegliendo il giornalismo come ragione di vita prima ancora che come professione. Dopo diverse esperienze come giornalista di carta stampata e televisiva, dal 2012 mi occupo di cronaca per il quotidiano abruzzese il Centro, oltre a curare diversi progetti come freelance. Tra le mie più grandi passioni, oltre alla scrittura, ci sono i viaggi, la fotografia e il cinema, che nel 2011 mi hanno portato a realizzare, come coautrice, un documentario internazionale sulla figura della donna nell’area del Mediterraneo. Dall’estate 2015 ho il privilegio di dirigere il portale Felicità pubblica. Indipendente, idealista e sognatrice, credo nella famiglia, nell’amore, nell’amicizia e nella meritocrazia e spero in un futuro lavorativo migliore per i giovani giornalisti che, come me, preferiscono tenere i sogni in valigia piuttosto che chiuderli in un cassetto.
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