Portale di economia civile e Terzo Settore

A Torino arriva il bike sharing per i disabili

14

Consentire anche alle persone disabili di godere della possibilità di muoversi liberamente all’aria aperta sulle ruote di una bici e di poter sfruttare i vantaggi della sharing economy. E’ quanto prevede il progetto di bike sharing per persone con disabilità motoria, ToHandBike, in fase di sperimentazione a Torino. Si tratta di un’iniziativa nata dalla sinergia tra l’Associazione Italiana Paralisi Spastica (AIPS) e il gestore di bike sharing ToBike, e patrocinato dal Comune piemontese.

L’intuizione è arrivata proprio da alcuni membri dell’associazione che hanno deciso di realizzare il proprio sogno e quello di tanti altri disabili torinesi, di vivere la città in maniera sostenibile grazie alla presenza di bici che possono essere spinte a braccia e alle quali è possibile attaccare la sedia a rotelle.

«Questo è il primo progetto di hand sharing in Italia», spiega il presidente dell’Aisp Angelo Catanzaro. «Non si può accettare la disabilità, ma conviverci è già un ottimo risultato. E’ per questo che ho pensato a un mezzo che potesse essere usato davvero da tutti e condiviso come le biciclette».

Ottenuto il disco verde da parte della giunta comunale piemontese, l’associazione ha preso poi accordi con la società che si occupa di bike sharing a Torino per elaborare il disegno delle bici, partendo dalla hanbike sportiva di Alex Zanardi.

Così dopo un anno dalla presentazione dell’idea e dopo aver vinto un bando della Compagnia di Sanpaolo che, con Reale Mutua e altri partner, ha sostenuto il progetto economicamente, sono nate le prime hand bike e easy hand bike.

Per il momento sono stati rilasciati 6 prototipi di bici con spinta a braccia, composti non solo dalle più conosciute handbike, ma anche da alcune easybike, ossia un sistema provvisto di ruota anteriore con manubrio, a cui poter attaccare la propria carrozzina per trasformarla in bici. In questa prima fase di lancio, sarà possibile effettuare un giro di prova gratuito di circa un’ora, utile a conoscere il servizio e segnalare eventuali criticità e migliorie da apportare, prima di rendere effettivo il lancio che dovrebbe avvenire nella primavera del 2016.

Per maggiori informazioni visitare il sito.

CESVI presenta il nuovo Rapporto sulla fame nel mondo
Rete Attiva: associazioni pugliesi unite per la crescita del territorio

Leave A Reply

Your email address will not be published.

Loading Facebook Comments ...