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Presentato a Expo Milano 2015, il Report restituisce un’immagine in linea con i dati e le tendenze rilevate dal recente censimento Istat sulle istituzioni non profit (2011) e che conferma come le sei regioni in cui si concentra il maggior numero di Odv siano Lombardia, Toscana, Lazio, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto.
Il raggio d’azione delle 44.182 Odv censite dai Csv è per lo più locale: il 50% ha come ambito territoriale di riferimento il comune, mentre solo 5 su 100 hanno un riferimento territoriale nazionale o internazionale.
La maggior parte delle organizzazioni opera nel campo dell’assistenza sociale (11.812) e della sanità (9.098), campi che insieme rappresentano il 55% del totale. A seguire trovano spazio quelle che si occupano di cultura, sport e ricreazione. Quanto agli utenti, le categorie primarie sono gli anziani e i minori con il 25,4%, mentre a malati e disabili si dedicano il 18% delle associazioni.
Un altro dato che emerge dal Report riguarda la distribuzione territoriale delle Odv: seppure al nord e al centro si trovino oltre la metà delle associazioni, se si confrontano il numero di abitanti con quello delle organizzazioni, ad avere più onlus pro capite sono Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta.
A livello operativo la metà delle OdV può contare su meno di 16 volontari; solo il 15% ha un numero di volontari superiore a 50. Ancora, il 50% delle OdV ha meno di 60 soci, mentre solo poco più del 10% delle realtà ha una base associativa molto estesa (oltre 500 soci).
Dal punto di vista storico i risultati del Report attestano una crescita costante delle OdV dal 1980 al 2007, con dei picchi nel 1991, in coincidenza dell’emanazione delle Legge quadro sul volontariato L. 266/’91 che ha istituito i Centri di Servizio; negli ultimi 7 anni, invece, si osserva una costante diminuzione dell’incremento annuale del numero di OdV costituite.
La rappresentanza legale delle OdV è composta per i due terzi da uomini. Le donne sono il 33% del totale in tutte le ripartizioni geografiche. La componente femminile è maggiormente presente nei settori dell’educazione, dell’istruzione e della ricerca (dove raggiunge il 50%), della tutela dei diritti e dell’assistenza sociale. Un altro dato che emerge dal Report è che nel nord oltre il 90% delle Odv non è riconosciuto: si va dal 97% del Veneto al 90% dell’Emilia Romagna, passando da Lombardia (93%) e Valle d’Aosta (91%), La più alta percentuale di Odv riconosciute si ha, invece, nel Lazio.
«Acquisire informazioni, cogliere tendenze, osservare cambiamenti, misurare la realtà del volontariato per comprenderla nell’insieme e nelle sue parti», afferma il presidente di CSVnet, Stefano Tabò, «risulta immediato per il sistema dei Csv che ha il compito di promuoverne i valori e le espressioni operative».
Sono nata il 4 gennaio del 1983. I posti della mia vita sono Roma, dove sono nata, Foggia dove sono cresciuta e dove c’è la mia famiglia, i miei affetti più cari, le mie amicizie, e Pescara, dove ho trascorso gli anni più belli della mia vita universitaria. Mi sono laureata in Sociologia e ho conseguito la laurea specialistica in Organizzazione e Relazioni Sociali all’Università “Gabriele D’Annunzio” di Chieti con una tesi sulle Relazioni pubbliche digitali. Il mondo digitale, gli aspetti e le relazioni sociali mi hanno da sempre affascinato. A Foggia ho lavorato come editing, creative content writer, e dal 2015 sono ritornata a vivere a Pescara dove lavoro con passione alla “Felicità Pubblica”. Sono una persona solare, tenace e determinata. Amo gli animali, ho quattro gatti e un cane, viaggiare, la musica, le foto, il cinema e il mare con tutte le sue sfaccettature.
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