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Sono un irlandese, una cinese e un giapponese i tre scienziati vincitori del Premio Nobel per la Medicina 2015. Il prestigioso riconoscimento, la cui cerimonia di consegna è attualmente in corso a Stoccolma (Svezia), è stato attribuito quest’anno ai medici William C. Campbell, Youyou Tu e Satoshi Omura.
In particolare l’irlandese Campbell e il giapponese Omura sono stati premiati per le loro scoperte riguardanti una nuova terapia contro le infezioni causate da parassiti, mentre la cinese Tu per le sue ricerche per una nuova terapia anti-malaria. L’annuncio è stato dato come di consueto al Karolinska Institutet di Stoccolma, da Urban Lendahl, segretario del comitato dei Nobel per la Medicina e la fisiologia. I candidati a ricevere il riconoscimento erano quest’anno 327, di cui 57 nominati per la prima volta.
L’ammontare del premio in denaro è pari a 8 milioni di corone svedesi, quasi 900 mila euro.
Foto di copertina: Afp
Sono nata ad Avezzano (L’Aquila) sotto il segno dell’acquario, il 18 febbraio 1981, e dal 2009 vivo a Montesilvano (Pescara). Socievole, chiacchierona e curiosa dalla nascita, ho assecondato questa naturale inclinazione laureandomi a 24 anni in Scienze della Comunicazione a Perugia e scegliendo il giornalismo come ragione di vita prima ancora che come professione. Dopo diverse esperienze come giornalista di carta stampata e televisiva, dal 2012 mi occupo di cronaca per il quotidiano abruzzese il Centro, oltre a curare diversi progetti come freelance. Tra le mie più grandi passioni, oltre alla scrittura, ci sono i viaggi, la fotografia e il cinema, che nel 2011 mi hanno portato a realizzare, come coautrice, un documentario internazionale sulla figura della donna nell’area del Mediterraneo. Dall’estate 2015 ho il privilegio di dirigere il portale Felicità pubblica. Indipendente, idealista e sognatrice, credo nella famiglia, nell’amore, nell’amicizia e nella meritocrazia e spero in un futuro lavorativo migliore per i giovani giornalisti che, come me, preferiscono tenere i sogni in valigia piuttosto che chiuderli in un cassetto.
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