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L’istituto di credito fondato 16 anni fa con il contributo del vescovo emerito di Padova Antonio Mattiazzo, rappresenta un’eccellenza nel panorama europeo grazie all’utilizzo dei risparmi di cittadini e organizzazioni per sostenere i migliori progetti di imprenditoria sociale, di tutela dell’ambiente e di promozione della cultura.
Il modello teorico di Banca Etica prende esempio dalla Grameen Bank, fondata nel 1976 da Muhammad Yunus, che ha erogato più di 5 miliardi di dollari a oltre 5 milioni di richiedenti. Una buona prassi che è valsa a Yunus il Nobel per la pace nel 2006 perché fondatore dell’unico istituto al mondo che effettua prestiti ai più poveri tra i poveri basandosi sulla fiducia e non sulla solvibilità.
Una buona prassi alla quale si è ispirato l’istituto di credito italiano che in meno di due decenni ha ottenuto numeri decisamente lusinghieri.
Nel primo semestre 2015, infatti, l’unica banca italiana interamente dedita alla finanza etica ha visto aumentare del 5% circa la raccolta del risparmio rispetto al 2014, raggiungendo quota 1 miliardo e 33 milioni di euro. Numeri decisamente in controtendenza rispetto al sistema bancario italiano che nel suo complesso ha registrato invece un calo del 1,17% nella raccolta diretta, a causa dei bassissimi tassi di interesse. La raccolta indiretta per Banca Etica è, poi, cresciuta del 16% raggiungendo i 425 milioni di euro, mentre i crediti erogati dall’istituto a favore di famiglie e imprese sociali sono cresciuti del 4% nei primi sei mesi del 2015, con una crescita maggiore nelle regioni del Mezzogiorno dove si è registrato un +7%. Nello stesso periodo il sistema bancario italiano nel suo insieme ha conseguito una crescita dello 0,53%.
Ottime performance anche per quanto riguarda il tasso di sofferenze (i crediti non rimborsati), fermi al 2,9% contro il 10,12% del sistema bancario italiano. Quanto al capitale sociale, esso è cresciuto del 5 per cento nei primi sei mesi del 2015 raggiungendo quota 52,4 milioni di euro. Infine l’utile di Banca Etica nel primo semestre dell’anno in corso è stato di 974 mila euro.
«Siamo orgogliosi di questi risultati», evidenzia il presidente di Banca Etica Ugo Biggeri, «che ci incoraggiano nella nostra determinazione a coniugare sempre meglio efficienza e solidità, innovazione e solidarietà».
Sono nata ad Avezzano (L’Aquila) sotto il segno dell’acquario, il 18 febbraio 1981, e dal 2009 vivo a Montesilvano (Pescara). Socievole, chiacchierona e curiosa dalla nascita, ho assecondato questa naturale inclinazione laureandomi a 24 anni in Scienze della Comunicazione a Perugia e scegliendo il giornalismo come ragione di vita prima ancora che come professione. Dopo diverse esperienze come giornalista di carta stampata e televisiva, dal 2012 mi occupo di cronaca per il quotidiano abruzzese il Centro, oltre a curare diversi progetti come freelance. Tra le mie più grandi passioni, oltre alla scrittura, ci sono i viaggi, la fotografia e il cinema, che nel 2011 mi hanno portato a realizzare, come coautrice, un documentario internazionale sulla figura della donna nell’area del Mediterraneo. Dall’estate 2015 ho il privilegio di dirigere il portale Felicità pubblica. Indipendente, idealista e sognatrice, credo nella famiglia, nell’amore, nell’amicizia e nella meritocrazia e spero in un futuro lavorativo migliore per i giovani giornalisti che, come me, preferiscono tenere i sogni in valigia piuttosto che chiuderli in un cassetto.
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