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Raccogliere il miele e allo stesso tempo salvaguardare le api. Con questo doppio scopo due apicoltori austrialiani, Stuart e Cedar Anderson, hanno dato vita a un’innovativa arnia realizzata grazie a una campagna di crowdfunding che ha avuto un enorme successo.
Flow Hive, questo il nome dell’invenzione, è un sistema che consente di raccogliere il miele senza aprire le arnie e senza arrecare danno ai piccoli insetti, ma imbottigliandolo direttamente come una qualsiasi bevanda alla spina. Padre e figlio, infatti, sono partiti dal concetto che ogni volta che si estrae il miele dalle arnie capita di uccidere le api, così come di frequente viene utilizzato il fumo per intossicarle e neutralizzarle. Da qui l’idea di inventare un sistema innovativo che consentisse di raccogliere il prezioso prodotto senza nuocere alla salute delle api.
La tecnologia si basa su un particolare meccanismo che cambia la struttura interna dei telaini per far aprire le celle esagonali dell’alveare. In questo modo il miele può scolare con estrema semplicità dentro i contenitori (con un grande risparmio di tempo e denaro). Un sistema che mantiene intatte le proprietà naturali del miele e che assicura una raccolta talmente priva di rischi che molti ne hanno già ipotizzato la diffusione anche in ambito privato e casalingo.
«Il nostro telaino è costituito da celle a nido d’ape in parte già completate. Le api completano il favo con la cera, riempiono le celle con il miele e lo ricoprono con altra cera. Quando si gira questa specie di maniglia, le celle si dividono verticalmente per formare dei canali che permettono al miele di scorrere verso il basso alla base del telaio e tramite dei tubi all’eterno dell’arnia», spiega Cedar. «Le api, in questo modo, non ricevono alcun disturbo sulla superficie del favo e possono riprendere il loro compito».
Padre e figlio hanno poi lanciato la campagna di raccolta fondi sulla piattaforma Indiegogo riscuotendo un enorme successo e raccogliendo oltre 12 milioni di dollari.
I suoi inventori hanno previsto diversi pacchetti di vendita e distribuzione: il box costa 60 dollari mentre per l’arnia completa (base, box in legno, 6 telaini, tubi e tutto il necessario per effettuare la raccolta) bisogna spenderne 600. Per i più pratici (e dotati di grande capacità manuale) è possibile anche l’acquisto dei singoli telaini da montare.
Sono nata ad Avezzano (L’Aquila) sotto il segno dell’acquario, il 18 febbraio 1981, e dal 2009 vivo a Montesilvano (Pescara). Socievole, chiacchierona e curiosa dalla nascita, ho assecondato questa naturale inclinazione laureandomi a 24 anni in Scienze della Comunicazione a Perugia e scegliendo il giornalismo come ragione di vita prima ancora che come professione. Dopo diverse esperienze come giornalista di carta stampata e televisiva, dal 2012 mi occupo di cronaca per il quotidiano abruzzese il Centro, oltre a curare diversi progetti come freelance. Tra le mie più grandi passioni, oltre alla scrittura, ci sono i viaggi, la fotografia e il cinema, che nel 2011 mi hanno portato a realizzare, come coautrice, un documentario internazionale sulla figura della donna nell’area del Mediterraneo. Dall’estate 2015 ho il privilegio di dirigere il portale Felicità pubblica. Indipendente, idealista e sognatrice, credo nella famiglia, nell’amore, nell’amicizia e nella meritocrazia e spero in un futuro lavorativo migliore per i giovani giornalisti che, come me, preferiscono tenere i sogni in valigia piuttosto che chiuderli in un cassetto.
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