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Buone notizie in arrivo in tema di salute: presto si potrà guarire dalla Sindrome di Brugada. Un gruppo di ricercatori italiani e spagnoli, guidati da Carlo Pappone e da Josep Brugada, scopritore della malattia che può portare a morte improvvisa, ha messo a punto una tecnica che consentirebbe di eliminare la patologia.
Si tratta di una sindrome che, seppur non molto frequente, è responsabile di circa il 15-20% delle morti improvvise nei pazienti di età inferiore ai 40 anni e che finora era curabile solo attraverso l’impianto di un defibrillatore, quando possibile. Ebbene lo studio dell’equipe italo-iberica ha dimostrato che alcuni pazienti già sottoposti all’impianto di un defibrillatore, una volta sottoposti all’ablazione di una regione particolare del ventricolo destro, sono guariti senza mostrare, dopo 6 mesi, alcun segno della malattia. Una tecnica di ablazione “al bersaglio”, che con una corrente elettrica a radiofrequenza brucia selettivamente le cellule cardiache responsabili della patologia genetica ereditaria, dopo averle individuate attraverso un mappaggio elettromagnetico del ventricolo.
La sperimentazione è stata effettuata finora su quattordici pazienti già portatori di un defibrillatore impiantabile che dal giorno dell’intervento presentano un elettrocardiogramma normale e possono sperare nell’espianto del defibrillatore dopo almeno un anno senza sintomi.
Lo studio è stato ideato e realizzato dapprima presso il Maria Cecilia Hospital di Cotignola (Ravenna) e concluso presso il Policlinico di San Donato Milanese.
Foto di copertina: il cardiologo Joseph Brugada.
Sono nata ad Avezzano (L’Aquila) sotto il segno dell’acquario, il 18 febbraio 1981, e dal 2009 vivo a Montesilvano (Pescara). Socievole, chiacchierona e curiosa dalla nascita, ho assecondato questa naturale inclinazione laureandomi a 24 anni in Scienze della Comunicazione a Perugia e scegliendo il giornalismo come ragione di vita prima ancora che come professione. Dopo diverse esperienze come giornalista di carta stampata e televisiva, dal 2012 mi occupo di cronaca per il quotidiano abruzzese il Centro, oltre a curare diversi progetti come freelance. Tra le mie più grandi passioni, oltre alla scrittura, ci sono i viaggi, la fotografia e il cinema, che nel 2011 mi hanno portato a realizzare, come coautrice, un documentario internazionale sulla figura della donna nell’area del Mediterraneo. Dall’estate 2015 ho il privilegio di dirigere il portale Felicità pubblica. Indipendente, idealista e sognatrice, credo nella famiglia, nell’amore, nell’amicizia e nella meritocrazia e spero in un futuro lavorativo migliore per i giovani giornalisti che, come me, preferiscono tenere i sogni in valigia piuttosto che chiuderli in un cassetto.
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