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Disco verde, a maggioranza qualificata, del Consiglio dei ministri interni della Ue, al documento di ricollocazione dei 120 mila migranti presentato dalla presidenza dell’Unione. L’unanimità non è stata raggiunta a causa del voto contrario espresso dai paesi dell’Est, Romania, Repubblica ceca, Slovacchia e Ungheria, mentre ad astenersi è stata la sola Finlandia.
I ministri dell’Interno dei Ventotto si sono riuniti a Bruxelles per tentare di risolvere il braccio di ferro su come ricollocare 120mila rifugiati provenienti da Italia e Grecia. E’ stato deciso che verranno redistribuiti fra i Ventotto. I 54mila inizialmente destinati al ricollocamento dall’Ungheria saranno riassegnati, secondo criteri proporzionali, ai due Paesi del Mediterraneo.
Intanto ad allarmare l’Europa sono i dati dell’Ocse, secondo cui nel 2015 i rifugiati raggiungeranno il milione. «L’Europa raggiungerà nel 2015 un livello senza precedenti di richiedenti asilo e rifugiati, salendo fino a un milione di procedure d’asilo», si legge in un documento sulle prospettive migratorie presentato a Parigi. «I dirigenti europei non possono permettersi di avere paura», ha commentato il segretario generale dell’Ocse, Angel Gurria. «La crisi dei rifugiati non è una di quelle crisi su cui si può fare finta di niente. L’attuale crisi umanitaria è senza precedenti. I costi umani sono spaventosi e inaccettabili».
Foto di copertina: Ansa
Sono nata ad Avezzano (L’Aquila) sotto il segno dell’acquario, il 18 febbraio 1981, e dal 2009 vivo a Montesilvano (Pescara). Socievole, chiacchierona e curiosa dalla nascita, ho assecondato questa naturale inclinazione laureandomi a 24 anni in Scienze della Comunicazione a Perugia e scegliendo il giornalismo come ragione di vita prima ancora che come professione. Dopo diverse esperienze come giornalista di carta stampata e televisiva, dal 2012 mi occupo di cronaca per il quotidiano abruzzese il Centro, oltre a curare diversi progetti come freelance. Tra le mie più grandi passioni, oltre alla scrittura, ci sono i viaggi, la fotografia e il cinema, che nel 2011 mi hanno portato a realizzare, come coautrice, un documentario internazionale sulla figura della donna nell’area del Mediterraneo. Dall’estate 2015 ho il privilegio di dirigere il portale Felicità pubblica. Indipendente, idealista e sognatrice, credo nella famiglia, nell’amore, nell’amicizia e nella meritocrazia e spero in un futuro lavorativo migliore per i giovani giornalisti che, come me, preferiscono tenere i sogni in valigia piuttosto che chiuderli in un cassetto.
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