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Dal 14 al 20 settembre 2015 a Casalincontrada, in provincia di Chieti, è in corso la 19° edizione della FESTA DELLA TERRA, dedicata al tema Vivere sano – Abitare sano. In un’intensa settimana di lavoro si stanno alternando workshop, seminari, laboratori, momenti formativi, spettacoli teatrali, mostre fotografiche, passeggiate rurali. L’iniziativa è promossa dall’Associazione Terrae Onlus, dall’Associazione Internazionale Città della Terra Cruda, dal Centro di documentazione sulle case di terra, con il concorso della Regione Abruzzo, delle Province abruzzesi e di alcuni Comuni.
In attesa di tornare ad approfondire i temi trattati nell’appuntamento di Casalincontrada proponiamo ai nostri lettori una scheda che riassume finalità e organizzazione dell’Associazione Nazionale Città della terra cruda.
L’Associazione Nazionale Città della terra cruda nasce a Samassi il 16 novembre 2001. Fondatori dell’Associazione sono, per la Sardegna i Comuni di Samassi, Villamassargia, Serramanna, Ussana, Guasila, Vallermosa, San Sperate, Musei, Samatzai, Serrenti, Segariu, Nuraminis e Selargius, per le Marche Montegranaro e Treia, e per l’Abruzzo Casalincontrada e Roccamontepiano. Oggi aderiscono all’Associazione 40 Comuni in rappresentanza delle Regioni Sardegna, Abruzzo, Marche, Piemonte e Basilicata, Enti territoriali, un Ente Parco, liberi professionisti, associazioni e imprese.
L’Associazione valorizza la cultura della terra cruda e il patrimonio e i valori dei territori che appartengono a questa cultura, promuovendone lo sviluppo sostenibile. L’Associazione, attraverso le proprie attività, il sostegno alla ricerca scientifica e alla sperimentazione, promuove il recupero delle tradizioni e del patrimonio edilizio, naturalistico, artistico e storico delle comunità. L’Associazione favorisce iniziative economiche che realizzino cicli completi di produzione, distribuzione e consumo e contribuiscano all’evoluzione di sistemi culturali e tipologie produttive in agricoltura, favorendo l’incontro tra qualità della produzione e responsabilità della domanda.
I Comuni della terra cruda costituiscono una rete di contatti e scambi nel riconoscimento delle reciproche diversità e dell’autonomia di ogni centro della rete. La rete tra i Comuni è lo strumento attraverso il quale garantire la partecipazione delle comunità agli obiettivi condivisi, tramite sistemi informativi, osservatori, banche dati delle buone pratiche e dei progetti che perseguono le finalità della rete stessa, e attraverso la collaborazione con le Università, centri di ricerca esperti e appassionati.
L’Associazione promuove il recupero e il riuso del patrimonio edilizio abbandonato, onde limitare la cementificazione dei suoli agricoli in linea con il documento “Orientamenti in materia di buone pratiche per limitare, mitigare e compensare l’impermeabilizzazione del suolo” della Commissione europea con il quale ci si propone che, entro il 2020, le politiche dell’UE tengano conto delle loro conseguenze nell’uso dei terreni, con il traguardo di un incremento dell’occupazione netta di terreno pari a zero da raggiungere entro 2050.
Finalità istituzionali
L’Associazione non ha finalità di lucro e persegue i seguenti scopi:
a. creare o, comunque, contribuire a creare le condizioni perché si diffondano la conoscenza e l’apprezzamento dei valori e del ruolo potenziale del modello di vita e di organizzazione sociale ed economica proprio dei Comuni della terra cruda e dei territori ad essi collegati;
b. promuovere ogni iniziativa e attività utile nella direzione dello sviluppo culturalmente, ecologicamente ed economicamente sostenibile quale sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di fruire delle risorse del territorio, comprese quelle storiche e culturali, per il soddisfacimento delle proprie necessità, coniugando la qualificazione dei sistemi insediativi con la preservazione dei caratteri del territorio;
c. assumere e promuovere tutte le iniziative e le attività (anche di ricerca scientifica e di sperimentazione) necessarie e utili al recupero e alla ripresa delle tradizioni culturali e del patrimonio naturalistico, artistico, storico ed edilizio, a partire da quelle manifatturiere proprie della tradizione locale nonché all’attualizzazione nell’uso del materiale terra cruda ai fini della promozione dello sviluppo sostenibile in campo edilizio;
d. favorire anche l’integrazione e il mutuo aiuto tra i Comuni della terra cruda e le rispettive istituzioni, popolazioni e imprese.
Inoltre, l’Associazione persegue i seguenti obiettivi specifici:
1. promuovere il riconoscimento culturale e pratico del patrimonio storico costruito dalle comunità, con la specificità legata all’edificazione in terra cruda, in quanto espressione di un mondo di valori e conoscenze su cui fondare il nostro sviluppo futuro;
2. promuovere e comunque favorire ogni forma di recupero dei materiali, delle architetture e dei paesaggi legati alla terra cruda, nonché dei contesti culturali ad essi legati, con regole che riguardano l’uso di tecniche costruttive e di materiali, la specifica connotazione dello spazio pubblico, la delimitazione dello spazio urbano e il suo rapporto con il restante territorio, la ricerca e il rispetto degli equilibri ecosistemici;
3. promuovere e comunque favorire le attività economiche idonee a realizzare, in sede locale, cicli completi tra produzione, distribuzione e consumo, incentivando nel contempo l’insediamento delle attività produttive che, per la natura e la consistenza dei consumi, delle emissioni o dei reflui, non costituiscono fonte di degrado dell’ambiente; in particolare promovendo la partecipazione degli operatori economici locali al progetto di trasformazione;
4. promuovere in particolare il recupero dei saperi, delle arti, delle tecniche e delle professioni legati alla terra cruda, quali elementi insostituibili nel sistema delle relazioni sociali e per la bonifica del territorio e la riqualificazione della città, incentivando anche le nuove forme di volontariato, di associazionismo produttivo e di scambio;
5. contribuire all’evoluzione di sistemi culturali e delle tipologie produttive in agricoltura così da rendere l’agricoltura stessa strumento di riqualificazione dell’ambiente e del paesaggio e da inserirla – nel contempo – in un circuito (produttivo e fruitivo) a pieno ciclo, ove alla garanzia della qualità da parte del produttore corrisponda la garanzia di una domanda stabile e consistente da parte dell’utente, già oggi disponibile al recupero delle culture alimentari locali nonostante la pressione dei messaggi pubblicitari e della grande produzione industriale;
6. operare la riqualificazione dei sistemi ambientali e ricostruire l’equilibrio territoriale tra artificialità e naturalità.
L’Associazione è lo strumento per ritrovare e costituire una rete di relazioni e di rapporti economici, culturali, sociali tra i Comuni della terra, creando occasioni di scambio, di ospitalità reciproca, di iniziative comuni: attuando relazioni di scambio con analoghe iniziative a livello internazionale; attivando e ripristinando linee di comunicazione diretta, non mediata dal centro metropolitano; aprendo circuiti turistici e culturali integrati; organizzando, nei rispettivi territori, una sorta di mercato unico dei servizi rari, che possano così trovare sede e sufficiente utilizzazione al di fuori dei poli metropolitani, ove oggi sono concentrati; e infine approntando forme di riconoscimento delle diversità culturali, linguistiche ed etniche di tutti coloro che in qualche modo stabiliscono un rapporto con il territorio delle Piccole Città.
Questo ultimo obiettivo viene raggiunto:
− dando progressivamente vita alla Città delle Piccole Città, così da creare un sistema policentrico e integrato, capace di offrire opportunità di grande scala, tutelando e valorizzando – al tempo stesso – l’autonomia e la peculiarità proprie di ciascuna piccola comunità;
− definendo gli aspetti istituzionali del progetto per quanto riguarda il ruolo del Comune e l’economia municipale, individuando e promovendo le necessarie politiche economiche, occupazionali e impositive a livello provinciale e regionale;
− promovendo presso i bambini e gli adolescenti una cultura di relazioni con il territorio, inteso nel suo senso più ampio, creando e sostenendo nella scuola e nell’extrascuola le iniziative volte alla conoscenza, al ri-radicamento e alla progettazione responsabile del proprio futuro, e in particolare di una città che dia valore alle esigenze di abitare dei bambini, degli anziani, delle donne e dei portatori di culture diverse;
– organizzando e sollecitando, attorno agli obiettivi sopra indicati, la partecipazione informata dei cittadini nonché la diffusione della conoscenza e della pratica delle nuove regole dello sviluppo del territorio, costituendo e utilizzando osservatori e sistemi informativi (per il monitoraggio, la conoscenza e la fruizione dei dati relativi alle diverse situazioni locali e alle corrispondenti opportunità e necessità), agenzie di sviluppo, laboratori e università del territorio nonché contribuendo a dar vita a una banca ove sia possibile depositare e prelevare progetti di attività e di iniziative e rendiconti di esperienze, mettendoli in rete così da favorirne la conoscenza, la verifica, lo sviluppo, l’accrescimento e l’utilizzazione da parte delle Piccole Città e di quanti intendano contribuire al perseguimento delle finalità della Rete.
I Comuni fondatori dell’Associazione condividono l’impegno teso al recupero e rilancio dell’universo della terra cruda, con l’obiettivo di promuovere modelli di pianificazione e gestione dei centri storici, progetti integrati di recupero e riqualificazione, itinerari integrati, programmi di infrastrutture atte a promuovere occupazione, promozione di impresa e di segmenti di mercato e gestione dei beni culturali e ambientali del territorio.
L’Associazione può aderire ad Enti e organizzazioni di carattere regionale, nazionale e internazionale in armonia con i propri scopi statutari; può altresì assumere partecipazioni o promuovere la costituzione di istituti, società, associazioni o enti di qualsiasi natura giuridica purché non in contrasto con i propri scopi sociali, allo scopo di fornire assistenza, consulenza e servizi al sistema complessivo delle autonomie locali aderenti all’associazione.
Foto: “Life in the desert_1” Namibia-Angola di Agata Terrao (Portogallo), 1° classificata al 13° Concorso fotografico internazionale “Le case di terra paesaggio di architettura”.
Sono nato a Pescara il 18 settembre 1955 e vivo a Francavilla al Mare con mia moglie Francesca e i miei figli Camilla e Claudio. Ho una formazione umanistica, acquisita frequentando prima il Liceo Classico G.B. Vico di Chieti e poi l’Università di Padova, dove mi sono laureato in Filosofia con Umberto Curi. Il primo lavoro è stato nella cooperazione: un’esperienza che ha segnato il mio futuro. Lì ho imparato a tenere insieme idealità e imprenditorialità, impegno individuale e dimensione collettiva, profitto e responsabilità. Negli anni seguenti ho diretto un’agenzia di sviluppo locale e promozione imprenditoriale, sono stato dirigente in un ente locale, ho lavorato come consulente anche per importanti aziende globali. Oggi sono presidente di una start up cooperativa: evidentemente i grandi amori tornano di prepotenza, quando meno te lo aspetti. Nel lavoro mi piace condividere progetti, costruire percorsi inediti, fare squadra, veder crescere giovani professionalità. Amo leggere e ascoltare musica, camminare in montagna e, appena possibile, intraprendere un nuovo viaggio.
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