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Ritorno sui banchi di scuola? Gli studenti italiani sono i meno felici della riapertura della scuola. E’ quanto emerge da uno studio condotto da Skuola.net sui dati Pisa e AlmaDiploma che piazza i ragazzi del Belpaese al 54esimo per grado di felicità.
All’origine del malcontento degli alunni italiani ci sarebbe, innanzitutto, una scarsa considerazione dei professori, che per 2 studenti su 7 non sanno spiegare. Il 28% li giudica poco chiari nell’esporre la lezione e altrettanti anche poco disponibili al dialogo. C’è poi un 1 teenager su 5 che li etichetta come “incompetenti” e per il 37% hanno persino scarse capacità di valutazione. Tra le ragioni per cui gli italiani non amano la scuola anche l’inadeguatezza delle aule, messa in luce dal 50% degli intervistati, l’insoddisfacente operato dei rappresentanti studenteschi (44%), la scarsa offerta extrascolastica (46%) e l’inadeguata dotazione tecnologica (45%).
A generare insoddisfazione e disagio, in molti casi, anche un cattivo rapporto con i compagni. Uno studente su 3 lamenta, infatti, di essere stato vittima di bullismo o cyberbullismo almeno una volta.
La classifica piazza, invece, al primo posto gli studenti indonesiani che sembrano decisamente i più felici di svegliarsi per andare a scuola. Più contenti di tornare sui banchi anche gli studenti di Serbia, Montenegro, Vietnam e Kazakistan, mentre in fondo alla classifica trovano spazio Qatar, Grecia, Russia, Polonia, Lettonia, Finlandia, Estonia, Slovenia, Repubblica Ceca e Corea (ultimo posto).
Sono nata ad Avezzano (L’Aquila) sotto il segno dell’acquario, il 18 febbraio 1981, e dal 2009 vivo a Montesilvano (Pescara). Socievole, chiacchierona e curiosa dalla nascita, ho assecondato questa naturale inclinazione laureandomi a 24 anni in Scienze della Comunicazione a Perugia e scegliendo il giornalismo come ragione di vita prima ancora che come professione. Dopo diverse esperienze come giornalista di carta stampata e televisiva, dal 2012 mi occupo di cronaca per il quotidiano abruzzese il Centro, oltre a curare diversi progetti come freelance. Tra le mie più grandi passioni, oltre alla scrittura, ci sono i viaggi, la fotografia e il cinema, che nel 2011 mi hanno portato a realizzare, come coautrice, un documentario internazionale sulla figura della donna nell’area del Mediterraneo. Dall’estate 2015 ho il privilegio di dirigere il portale Felicità pubblica. Indipendente, idealista e sognatrice, credo nella famiglia, nell’amore, nell’amicizia e nella meritocrazia e spero in un futuro lavorativo migliore per i giovani giornalisti che, come me, preferiscono tenere i sogni in valigia piuttosto che chiuderli in un cassetto.
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