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Tutto pronto per la nuova squadra italiana al Cese, il Comitato economico e sociale europeo, organismo consultivo dell’Ue. Dopo le candidature avanzate a luglio dal Consiglio dei ministri, il Consiglio Ue ha dato il proprio disco verde al rinnovo dei componenti della delegazione tricolore che, insieme a quelle degli altri 27 Paesi dell’Unione, si insedierà il 20 settembre prossimo.
Tra i 24 componenti del team italiano, che rappresentano il mondo produttivo, quello del lavoro e la società civile, trovano spazio molti volti nuovi ma anche alcune riconferme, come i rappresentanti della Confindustria Gianfranco Dell’Alba e della Coldiretti Maurizio Reale, Luca Jahier (Acli), Giancarlo Durante (Abi) e Giuseppe Guerini (Confcooperative). Ad assumere per la prima volta il mandato quinquennale sono, invece, tra gli altri Pietro Barbieri, Portavoce del Forum Nazionale del Terzo settore, Alberto Mazzola (Fs), Diego Dutto (Lega delle cooperative), Marco Vezzani (Cida), Giulia Barbucci (Cgil), Marina Calderone (consulente del lavoro).
Il Cese, che ha anche la funzione di trait d’union tra le istituzioni Ue e la società civile, elabora pareri sulle proposte di legge presentate dalla Commissione Ue e si esprime di propria iniziativa su altre problematiche che ritiene di primaria importanza.
Sono nata ad Avezzano (L’Aquila) sotto il segno dell’acquario, il 18 febbraio 1981, e dal 2009 vivo a Montesilvano (Pescara). Socievole, chiacchierona e curiosa dalla nascita, ho assecondato questa naturale inclinazione laureandomi a 24 anni in Scienze della Comunicazione a Perugia e scegliendo il giornalismo come ragione di vita prima ancora che come professione. Dopo diverse esperienze come giornalista di carta stampata e televisiva, dal 2012 mi occupo di cronaca per il quotidiano abruzzese il Centro, oltre a curare diversi progetti come freelance. Tra le mie più grandi passioni, oltre alla scrittura, ci sono i viaggi, la fotografia e il cinema, che nel 2011 mi hanno portato a realizzare, come coautrice, un documentario internazionale sulla figura della donna nell’area del Mediterraneo. Dall’estate 2015 ho il privilegio di dirigere il portale Felicità pubblica. Indipendente, idealista e sognatrice, credo nella famiglia, nell’amore, nell’amicizia e nella meritocrazia e spero in un futuro lavorativo migliore per i giovani giornalisti che, come me, preferiscono tenere i sogni in valigia piuttosto che chiuderli in un cassetto.
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