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Osservare l’andamento dello sviluppo psicomotorio dei bambini utilizzando lo strumento del gioco e introdurre nelle scuole italiane un modello oggettivo di valutazione che consenta di individuare fin dai primi mesi di vita eventuali ritardi o campanelli d’allarme anche per quanto riguarda l’autismo. Sono questi gli obiettivi del progetto di prevenzione primaria “La salute psicomotoria” rivolto a bambini degli asili nido e delle scuole materne, che prenderà il via a livello nazionale nelle prossime settimane grazie all’accordo sottoscritto da Villa Santa Maria, Centro di Tavernerio (Como) specializzato nella cura e riabilitazione di bambini e ragazzi affetti da autismo e patologie neuropsichiatriche, e dall’UCEI (Unione delle Comunità Ebraiche). Il progetto, che sarà operativo fin dal mese di settembre negli istituti delle Comunità Ebraiche di Firenze, Torino e Trieste per poi allargarsi a quelli di Roma nel mese di gennaio, è voluto e finanziato dall’UCEI tramite i fondi dell’8 per mille. Gli esperti di Villa Santa Maria saranno impegnati per un periodo di osservazione di sei mesi. Per la valutazione dei bambini verranno utilizzati strumenti di misurazione dello sviluppo psicomotorio elaborati ad hoc da terapisti e psicologi della clinica comasca, la cui applicazione sarà contestuale a quella di test standardizzati già comunemente in uso. Il percorso sarà articolato in tre fasi: formazione degli educatori scolastici; osservazione dei bambini; organizzazione di laboratori ludico-motori. Lo screening consentirà di osservare e valutare in termini oggettivi i bambini fin dai primi mesi di vita, e individuare eventuali campanelli di allarme rispetto a ritardi dello sviluppo.
Sono nata ad Avezzano (L’Aquila) sotto il segno dell’acquario, il 18 febbraio 1981, e dal 2009 vivo a Montesilvano (Pescara). Socievole, chiacchierona e curiosa dalla nascita, ho assecondato questa naturale inclinazione laureandomi a 24 anni in Scienze della Comunicazione a Perugia e scegliendo il giornalismo come ragione di vita prima ancora che come professione. Dopo diverse esperienze come giornalista di carta stampata e televisiva, dal 2012 mi occupo di cronaca per il quotidiano abruzzese il Centro, oltre a curare diversi progetti come freelance. Tra le mie più grandi passioni, oltre alla scrittura, ci sono i viaggi, la fotografia e il cinema, che nel 2011 mi hanno portato a realizzare, come coautrice, un documentario internazionale sulla figura della donna nell’area del Mediterraneo. Dall’estate 2015 ho il privilegio di dirigere il portale Felicità pubblica. Indipendente, idealista e sognatrice, credo nella famiglia, nell’amore, nell’amicizia e nella meritocrazia e spero in un futuro lavorativo migliore per i giovani giornalisti che, come me, preferiscono tenere i sogni in valigia piuttosto che chiuderli in un cassetto.
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