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Autismo: l’analisi inizia sui banchi di scuola

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Al via il progetto di screening che vedrà la presenza di psicologi e terapisti in diversi asili nido e scuole materne italiane

Osservare l’andamento dello sviluppo psicomotorio dei bambini utilizzando lo strumento del gioco e introdurre nelle scuole italiane un modello oggettivo di valutazione che consenta di individuare fin dai primi mesi di vita eventuali ritardi o campanelli d’allarme anche per quanto riguarda l’autismo. Sono questi gli obiettivi del progetto di prevenzione primaria “La salute psicomotoria” rivolto a bambini degli asili nido e delle scuole materne, che prenderà il via a livello nazionale nelle prossime settimane grazie all’accordo sottoscritto da Villa Santa Maria, Centro di Tavernerio (Como) specializzato nella cura e riabilitazione di bambini e ragazzi affetti da autismo e patologie neuropsichiatriche, e dall’UCEI (Unione delle Comunità Ebraiche). Il progetto, che sarà operativo fin dal mese di settembre negli istituti delle Comunità Ebraiche di Firenze, Torino e Trieste per poi allargarsi a quelli di Roma nel mese di gennaio, è voluto e finanziato dall’UCEI tramite i fondi dell’8 per mille. Gli esperti di Villa Santa Maria saranno impegnati per un periodo di osservazione di sei mesi. Per la valutazione dei bambini verranno utilizzati strumenti di misurazione dello sviluppo psicomotorio elaborati ad hoc da terapisti e psicologi della clinica comasca, la cui applicazione sarà contestuale a quella di test standardizzati già comunemente in uso. Il percorso sarà articolato in tre fasi: formazione degli educatori scolastici; osservazione dei bambini; organizzazione di laboratori ludico-motori. Lo screening consentirà di osservare e valutare in termini oggettivi i bambini fin dai primi mesi di vita, e individuare eventuali campanelli di allarme rispetto a ritardi dello sviluppo.

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