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E’ bastata una semplice foto pubblicata sul web da un attivista di Oslo per innescare una catena di solidarietà che ha fatto il giro del mondo. Lo scatto è quello che ritrae Abdul, un uomo di 35 anni che vende penne con sua figlia in braccio. Lui, un padre single scappato dal campo profughi siriano di Yarmuk, ha raggiunto Beirut e vende per strade una manciata di bic per guadagnarsi da vivere e accudire i suoi due bambini. Il post, apparso su twitter, è diventato subito virale e ha permesso di raccogliere, in appena mezzora, il budget fissato dall’attivista norvergese, pari a 5000 dollari. Nelle successive 24 ore, la solidarietà di circa 3000 persone ha portato la cifra a 80 mila dollari.
Sono nata ad Avezzano (L’Aquila) sotto il segno dell’acquario, il 18 febbraio 1981, e dal 2009 vivo a Montesilvano (Pescara). Socievole, chiacchierona e curiosa dalla nascita, ho assecondato questa naturale inclinazione laureandomi a 24 anni in Scienze della Comunicazione a Perugia e scegliendo il giornalismo come ragione di vita prima ancora che come professione. Dopo diverse esperienze come giornalista di carta stampata e televisiva, dal 2012 mi occupo di cronaca per il quotidiano abruzzese il Centro, oltre a curare diversi progetti come freelance. Tra le mie più grandi passioni, oltre alla scrittura, ci sono i viaggi, la fotografia e il cinema, che nel 2011 mi hanno portato a realizzare, come coautrice, un documentario internazionale sulla figura della donna nell’area del Mediterraneo. Dall’estate 2015 ho il privilegio di dirigere il portale Felicità pubblica. Indipendente, idealista e sognatrice, credo nella famiglia, nell’amore, nell’amicizia e nella meritocrazia e spero in un futuro lavorativo migliore per i giovani giornalisti che, come me, preferiscono tenere i sogni in valigia piuttosto che chiuderli in un cassetto.
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