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Una casa famiglia per accogliere bambini e madri detenute e un programma contro la dispersione e l’abbandono scolastico. Con questi due progetti entra nel vivo “Poste Insieme Onlus”, la fondazione costituita lo scorso aprile da Poste Italiane per promuovere e sviluppare in modo organico e permanente la presenza istituzionale dell’azienda nelle politiche di inclusione e solidarietà sociale. Poste Italiane debutta, dunque, nel Terzo settore con una fondazione che ha, tra le sue finalità, l’assistenza sociale e socio-sanitaria, la beneficenza, l’istruzione, lo sport dilettantistico e la tutela dei diritti civili dei soggetti svantaggiati. L’iniziativa è stata illustrata a Roma, nello Spazio Filatelia di piazza San Silvestro, dalla presidente di Poste Italiane Luisa Todini, alla presenza dell’amministratore delegato Francesco Caio, del Ministro della Giustizia Andrea Orlando e del sindaco di Roma Ignazio Marino. E’ proprio nella capitale, infatti, che prenderà il via uno dei primi due progetti della Fondazione che, promuovendo anche reti di volontariato aziendale tra i dipendenti del Gruppo, consentirà a Poste Italiane di tradurre in attività di ampio respiro la sua vocazione alla responsabilità sociale e la forte sensibilità alle esigenze dei cittadini.
«Per dare inizio al nostro lavoro», ha spiegato la presidente Todini, «la Fondazione ha individuato due contesti dove esclusione e svantaggio troppo spesso impediscono la sostanziale tutela dei diritti, seppure formalmente garantita. Da un’analisi e un confronto puntuale con istituzioni e soggetti del no profit, abbiamo deciso di concorrere alla nascita della prima casa famiglia protetta in Italia, espressamente dedicata all’accoglienza dei bambini di madri detenute, costretti a vivere senza alcuna colpa nella restrizione degli spazi carcerari.
Il diritto all’istruzione e la volontà di contrastare e prevenire la dispersione e l’abbandono scolastico», ha proseguito la Presidente Todini, «saranno invece al centro della seconda iniziativa d’esordio della Fondazione. Con il progetto “Mentoring” effettueremo, infatti, un programma strutturato di interventi di sostegno partendo dai territori in cui l’indice di dispersione scolastica è più consistente. In entrambi le iniziative, raccogliendo una sensibilità e un impegno molto diffuso in Azienda, prevediamo di coinvolgere in attività di volontariato i dipendenti di Poste Italiane, il che costituisce una delle caratteristiche portanti della Fondazione e rappresenta un valore aggiunto anche in termini di sostenibilità futura dei progetti».
Nel dettaglio, il progetto “Mentoring” per il contrasto alla dispersione scolastica coinvolgerà 11 scuole di I e II grado (in Campania, Sicilia, Puglia e Calabria), 165 studenti e altrettanti volontari, per un totale di 7.425 ore formative e 150 mila euro circa di investimento. Quanto alla prima casa famiglia protetta per madri detenute, che sorgerà a Roma, la struttura riuscirà a dare a 9 bambini e alle loro madri una vita quotidiana “normale” grazie all’individuazione di due appartamenti sottratti alla criminalità.
La Fondazione Poste Insieme Onlus, per la cui gestione non sono previsti oneri, potrà realizzare le proprie attività in via diretta, promuovendo iniziative e progetti propri, o in collaborazione, associazione o partecipazione con altre istituzioni. Sarà, inoltre, facoltà di Poste Insieme Onlus finanziare specifici progetti di utilità e solidarietà sociale proposti da altri soggetti pubblici o privati purché coerenti con le finalità statutarie della stessa Fondazione. La Onlus promuoverà anche il ruolo delle organizzazioni del Terzo settore e la creazione di reti di volontariato nelle aziende del Gruppo Poste Italiane.
Sono nata ad Avezzano (L’Aquila) sotto il segno dell’acquario, il 18 febbraio 1981, e dal 2009 vivo a Montesilvano (Pescara). Socievole, chiacchierona e curiosa dalla nascita, ho assecondato questa naturale inclinazione laureandomi a 24 anni in Scienze della Comunicazione a Perugia e scegliendo il giornalismo come ragione di vita prima ancora che come professione. Dopo diverse esperienze come giornalista di carta stampata e televisiva, dal 2012 mi occupo di cronaca per il quotidiano abruzzese il Centro, oltre a curare diversi progetti come freelance. Tra le mie più grandi passioni, oltre alla scrittura, ci sono i viaggi, la fotografia e il cinema, che nel 2011 mi hanno portato a realizzare, come coautrice, un documentario internazionale sulla figura della donna nell’area del Mediterraneo. Dall’estate 2015 ho il privilegio di dirigere il portale Felicità pubblica. Indipendente, idealista e sognatrice, credo nella famiglia, nell’amore, nell’amicizia e nella meritocrazia e spero in un futuro lavorativo migliore per i giovani giornalisti che, come me, preferiscono tenere i sogni in valigia piuttosto che chiuderli in un cassetto.
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