Caro Direttore (così vuoi essere chiamata),
ho letto con attenzione l’editoriale e avverto l’urgenza di risponderti. Conosci la mia stima nei tuoi confronti e, quindi, penso di potermi rivolgere a te senza giri di parole. Del resto il tono…
Sono il direttore di Felicità Pubblica e sono una donna. Voglio essere chiamata direttrice? Giammai!
Le parole sono importanti, come diceva Nanni Moretti, ma la sostanza a mio avviso lo è di più. Non sono maschilista né tantomeno…
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