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Misericordia di Emma Dante

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Qualche giorno fa ho assistito allo spettacolo “Misericordia” scritto e diretto da una delle registe che amo di più del panorama contemporaneo, Emma Dante, in scena al Teatro comunale di Teramo. Ci ho messo un po’ a raccogliere le idee e scrivere questa piccola recensione, tanta la bellezza e lo stupore che dovevo metabolizzare.
Emma Dante, di origine siciliana, è nota al grande pubblico soprattutto per il successo del suo ultimo spettacolo poi divenuto anche un film, Le sorelle Macaluso, presentato in concorso al Festival del cinema di Venezia nel 2020.
Misericordia, coproduzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, Atto Unico / Compagnia Sud Costa Occidentale, Teatro Biondo di Palermo, è una favola contemporanea che affronta il tema della povertà, della famiglia, della maternità. Protagoniste tre donne, tre prostituite, Anna, Nuzza e Bettina, con il loro bagaglio di sofferenza, solitudine, fragilità e allo stesso tempo forza, che decidono, quasi per un patto di sorellanza, di crescere Arturo, il bambino menomato di Lucia, una di loro, morta al momento del parto, sullo sfondo di una città di periferia che si muove sul filo dell’ignoranza e del degrado.
Cresce Arturo, con tutti i suoi problemi, fino a diventare uomo, pronto a lasciare le sue mamme. Mamme ignoranti, fragili, stanche ma anche bellissime, ironiche e commoventi nella loro ribellione ad una vita che le ha condannate a stare lì, in quella casa sporca e malandata, ricca solo di musica e di speranze, di giochi e di danze disordinate e meravigliose.
Uno spettacolo che è un gioiellino, con il ritmo incalzante e i continui cambi a cui la regista ci ha abituati, con quell’utilizzo del dialetto sempre puntuale, mai banale, che arriva al momento giusto a farci piangere, a farci ridere.
In scena Manuela Lo Sicco, che per il suo ruolo in Misericordia si è aggiudicata il premio Ubu come migliore attrice nel 2021, Italia Carroccio, Leonarda Saffi (che amo alla follia) e Simone Zambelli: una squadra di attori stratosferici che hanno una padronanza del corpo e della voce che farebbe impallidire chiunque. Immensi!
Se vi capita l’occasione, il teatro di Emma Dante è qualcosa che va visto, vissuto, assaporato… io non vedo l’ora di poter assistere all’ultima fatica della regista, “Pupo di zucchero”, liberamente tratto dalle favole di Gianbattista Basile.
Per restare sempre aggiornati sulle date degli spettacoli potete sbirciare sul sito ufficiale: http://www.emmadante.com/
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