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Il Sudamerica, come il resto dei continenti, ospitava fino alla fine del Pleistocene grandi mammiferi poi estinti, come il bradipo gigante e il gonfoterio, un proboscidato. Un dipinto rupestre trovato in Colombia a Serranìa de la Lindosa, sembra raffigurare proprio la megafauna perduta ed estinta nell’ultima Era glaciale. Le pitture erano da tempo note agli indigeni ma non accessibili agli archeologi a causa della guerra civile colombiana.
Oggi, che queste pitture sono accessibili, si è generato un dibattito a causa della loro datazione che potrebbe essere precedente o posteriore all’estinzione della megafauna.
Da un lato c’è José Iriarte, archeologo dell’Università di Exeter, che sostiene che gli animali rappresentati nelle pitture sono specie estinte della megafauna dell’ultima glaciazione (fine Pleistocene, 12ma). In particolare ha riconosciuto in queste il bradipo gigante e il gonfoterio appunto. Ma altri esperti sono totalmente contrari a questa teoria, come Fernando Urbina e Jorge Peňa, archeologi all’Università della Colombia, e che credono che questi siano animali introdotti dagli europei e quindi che non si tratti nemmeno di pitture preistoriche.
C’è però qualcuno che sostiene Iriarte. Paul Tacon, professore di archeologia in Australia.
L’unica cosa da fare è aspettare le datazioni scientifiche.
Sono nata mentre la primavera era al culmine della sua esplosione, il 30 maggio del 1994, prima principessa del mio papà. Sin da piccola ho adorato la musica, i libri e la storia. Tutte passioni avute dai geni di mio nonno e di mio padre. Sono sempre stata indipendente, ribelle, artista e sognatrice tanto da percorrere le mie strade con caparbietà e perseveranza. Ho cominciato a scrivere dall’età di 15 anni e ho pubblicato due libri per conto mio qualche anno più tardi. “La cosa più importante” è stato il mio primo romanzo, scritto per mettermi in gioco a un concorso editoriale, “Viaggio attraverso i colori del Sinai”, invece, è un diario dei viaggi che ho fatto in Egitto nel corso degli anni e che hanno influenzato molto la mia crescita spirituale. Viaggiare è ciò che è alla base di tutte le mie passioni, le collega tra loro fino a formare la mia personalità. La scrittura e la lettura, la storia e l’archeologia. Da piccola sognavo di fare l’archeologa e ora studio beni culturali all’università sperando di accontentare un giorno la bimba di 10 anni che vive in me. Il mio sogno è viaggiare il mondo mentre scopro tesori nascosti raccontando tutto questo attraverso la scrittura.
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