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Libri: la classifica dei best 2021

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Come ogni fine anno che si rispetti, è tempo di bilanci e di classifiche.
Questa la mia personale lista dei migliori libri usciti quest’anno e che per un motivo o per un altro sono imperdibili:
“Beati gli inquieti” di Stefano Redaelli edito dalla Neo edizioni. Ne avevo già parlato (leggi l’articolo) e confermo il parere positivo su un’opera che tratta un tema delicatissimo, quello della follia, in modo poetico e leggero, per nulla scontato.
Per restare in tema: “Il ballo delle pazze” di Victoria Mas, edito in Italia da e/o, di cui il nostro Valerio Cavallucci aveva già scritto leggi l’articolo e che ho avuto il piacere di recuperare durante le vacanze natalizie: un vero gioiellino che racconta la storia di alcune ospiti dell’ospedale psichiatrico Salpêtrière e dell’evento più atteso di ogni anno: il famoso ballo di mezza quaresima, in cui pazze e aristocrazia francese si incontrano. Avvincente e spirituale.
Cambiamo genere e viriamo verso la filosofia: non posso non consigliarvi l’ultima fatica dei filosofi Andrea Colamedici e Maura Gancitano (del progetto Tlon): “L’alba dei nuovi dei – da Platone ai big data” edito da Mondadori. Qualcosa di molto simile a ciò che stiamo vivendo, al momento di crisi in cui siamo immersi, è già avvenuto due millenni e mezzo fa, quando nacque la filosofia. La filosofia può dunque aiutarci a rispondere alle domande più urgenti? Attualissimo, interessante, terapeutico.
“Aria” dell’esordiente Nazanine Hozar, edito da Einaudi. La storia è ambientata a Teheran nei primi anni Cinquanta. Una notte d’inverno, Behruz, un umile autista dell’esercito, trova una bambina abbandonata e non esita a prenderla con sé. La chiamerà Aria e le offrirà tutto l’amore di cui è capace. Comincia cosí, come una fiaba, il lungo percorso di Aria, un’indomita eroina moderna che attraversa la Storia dell’Iran del Novecento inseguendo la libertà.
Per Margaret Atwood il romanzo è il dottor Zivago iraniano.
Miglior saggio del 2021: “Il mostruoso femminile. Il patriarcato e la paura delle donne” di Jude Ellison Sady Doyle, uscito per Edizioni Tlon. Un libro che tutti, ma davvero tutti dovremmo leggere: un saggio che indaga la natura selvaggia della femminilità, tra mito e letteratura, cronaca nera e cinema horror, mostrando la primordiale paura che il patriarcato nutre da sempre nei confronti della donna. Sconcertante, potente, magico.
Miglior romanzo 2021: “Cronache dalle terre di Scarciafratta” di Remo Rapino, edito dalla Minimum fax. E lo so, sono ripetitiva, lo scorso anno avevo parlato dell’ormai celebre “Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio” ma quando un autore parla alla tua anima tant’è. Nel nuovo romanzo si narra la storia di Mengo e di tutti gli abitanti del paese di Scarciafratta, dilaniato dal terremoto e nel quale non è rimasta anima viva. Sarà proprio Mengo, il matto del villaggio, a ridare voce, attraverso la scrittura, a quell’umanità sommersa e inabissata. Nostalgico, profondo, intenso.
"E' stata la mano di Dio" di Paolo Sorrentino
I nipoti di Babbo Natale

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