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Barriere e connessioni tra cervello e malattie croniche intestinali

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Il collegamento tra cervello e intestino è un importante meccanismo biologico, lo abbiamo visto già in un articolo di qualche mese fa in cui si mettevano in correlazione i due organi, cervello e intestino, del nostro organismo con le malattie degenerative.

Oggi una ricerca italiana descrive che il legame tra intestino e cervello si attiva nel momento in cui sono presenti malattie intestinali; il meccanismo che si crea impedisce che l’infiammazione si propaghi nel sistema nervoso centrale. Ma allo stesso tempo lo stesso fenomeno sembra essere responsabile di manifestazioni come depressione e ansia, patologie associate alle malattie infiammatorie croniche intestinali.

Lo studio, condotto da Maria Rescigno, capo del laboratorio di Immunologia delle mucose e microbiota di Humanitas (Milano), si è concentrato sul plesso coroideo, una struttura cerebrale che filtra le sostanze trasportate dal sangue, impedendo a quelle nocive di raggiungere il sistema nervoso.

Il risultato è che in presenza di molecole infiammatorie, nell’organismo si attiva un filtro che protegge il cervello da queste, che a loro volta penetrano nei vasi sanguigni come nel caso del morbo di Chron e della colite ulcerosa.

Infine è stato confermato che una corretta comunicazione tra intestino e cervello è delicata e importante per il nostro interesse. Altre ricerche hanno infatti dimostrato che nonostante il sistema nervoso venga protetto, l’azione del filtro per l’impedimento del trasporto delle molecole infiammatorie mette in comunicazione il cervello con l’intestino, determinando comportamenti ansiosi e problemi di memoria.

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