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Il collegamento tra cervello e intestino è un importante meccanismo biologico, lo abbiamo visto già in un articolo di qualche mese fa in cui si mettevano in correlazione i due organi, cervello e intestino, del nostro organismo con le malattie degenerative.
Oggi una ricerca italiana descrive che il legame tra intestino e cervello si attiva nel momento in cui sono presenti malattie intestinali; il meccanismo che si crea impedisce che l’infiammazione si propaghi nel sistema nervoso centrale. Ma allo stesso tempo lo stesso fenomeno sembra essere responsabile di manifestazioni come depressione e ansia, patologie associate alle malattie infiammatorie croniche intestinali.
Lo studio, condotto da Maria Rescigno, capo del laboratorio di Immunologia delle mucose e microbiota di Humanitas (Milano), si è concentrato sul plesso coroideo, una struttura cerebrale che filtra le sostanze trasportate dal sangue, impedendo a quelle nocive di raggiungere il sistema nervoso.
Il risultato è che in presenza di molecole infiammatorie, nell’organismo si attiva un filtro che protegge il cervello da queste, che a loro volta penetrano nei vasi sanguigni come nel caso del morbo di Chron e della colite ulcerosa.
Infine è stato confermato che una corretta comunicazione tra intestino e cervello è delicata e importante per il nostro interesse. Altre ricerche hanno infatti dimostrato che nonostante il sistema nervoso venga protetto, l’azione del filtro per l’impedimento del trasporto delle molecole infiammatorie mette in comunicazione il cervello con l’intestino, determinando comportamenti ansiosi e problemi di memoria.
Sono nata mentre la primavera era al culmine della sua esplosione, il 30 maggio del 1994, prima principessa del mio papà. Sin da piccola ho adorato la musica, i libri e la storia. Tutte passioni avute dai geni di mio nonno e di mio padre. Sono sempre stata indipendente, ribelle, artista e sognatrice tanto da percorrere le mie strade con caparbietà e perseveranza. Ho cominciato a scrivere dall’età di 15 anni e ho pubblicato due libri per conto mio qualche anno più tardi. “La cosa più importante” è stato il mio primo romanzo, scritto per mettermi in gioco a un concorso editoriale, “Viaggio attraverso i colori del Sinai”, invece, è un diario dei viaggi che ho fatto in Egitto nel corso degli anni e che hanno influenzato molto la mia crescita spirituale. Viaggiare è ciò che è alla base di tutte le mie passioni, le collega tra loro fino a formare la mia personalità. La scrittura e la lettura, la storia e l’archeologia. Da piccola sognavo di fare l’archeologa e ora studio beni culturali all’università sperando di accontentare un giorno la bimba di 10 anni che vive in me. Il mio sogno è viaggiare il mondo mentre scopro tesori nascosti raccontando tutto questo attraverso la scrittura.
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