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Oggi, giovedì 28 ottobre, esce ufficialmente in libreria “Cronache dalle terre di Scarciafratta”, il nuovo romanzo dello scrittore lancianese Remo Rapino, edito dalla casa editrice romana Minimum fax, la stessa che ha pubblicato nel 2019, dello stesso autore, l’ormai celebre “Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio”, vincitore del Premio Campiello 2020 e di altri numerosi riconoscimenti, tra cui la candidatura al Premio Strega. Al romanzo del “cocciamatte” più famoso d’Italia è stato dedicato anche il docufilm Gli occhi di Liborio, diretto da Antonio D’Ottavio, che si è aggiudicato il Pegaso d’oro ai prestigiosi Premi Internazionali Flaiano 2021.
Protagonista del nuovo romanzo è Mengo, solitario custode, insieme al vecchio cane Sciambricò, di un paese immaginario, Scarciafratta appunto, idealmente collocato sull’appennino abruzzese, che è stato dilaniato dal terremoto e nel quale non è rimasta anima viva: solo gli oggetti, sepolti dalle macerie e recuperati dal protagonista, trasudano ancora le storie di chi vi ha vissuto. Sarà proprio Mengo, alla fine della sua vita, mentre è ospite nella casa di riposo Villa Adriatica, “a ridare voce”, attraverso la scrittura, a quell’umanità sommersa e inabissata e a sottrarla a una apparentemente inesorabile damnatio memoriae.
Nel romanzo Rapino prosegue con la sua sperimentazione linguistica, felicemente avviata con la trovata del linguaggio “liboriano”, cifra identificativa di Liborio Bonfiglio, personaggio che si esprime attraverso un impasto, sapientemente dosato dallo scrittore, di italiano e dialetto, un idioma “guasto e meticciato” come l’ha definito più volte l’autore.
Ma ciao! Sono Annalica Casasanta, classe '83, abito a Francavilla al Mare ma sono originaria di un piccolo paesino immerso nel verde, Quadri, famoso per il suo ottimo tartufo. Strano, ogni volta che mi devo presentare la montagna è la prima cosa che mi viene in mente, forse perchè da lì vengono tutte le storie che amo raccontare, tutti i personaggi che adoro interpretare.
Dopo la maturità classica ho studiato Sociologia con una tesi sul fenomeno del Lobbying nell'Unione Europea, sono sempre stata appassionata di politica ma l'incontro casuale col teatro mi ha fatto deviare dai miei studi, trasformandomi in Annalica Bates. (non vi spoilero il perchè!).
Ho fatto mille lavori, dalla libraia (che ho amato follemente) alla segretaria ma è nel teatro e nell'arte che trovo la mia ragion d'essere. Dopo essermi occupata della comunicazione per il Florian Metateatro di Pescara, da quattro anni collaboro con l'attore e regista Milo Vallone e il suo Cantiere Teatrale, occupandomi di teatro ragazzi.
Da quattro anni inoltre, insieme alla mia collega Nadia Cristina Di Naccio, coordino le attività dell'Università della Libera Età di Francavilla al Mare (progetto ULE).
Oltre al teatro sono una divoratrice seriale di romanzi e adoro scrivere, ho pubblicato anche alcuni racconti partecipando a vari concorsi e ho frequentato la Scuola di scrittura creativa Macondo di Pescara.
Credo molto nella formazione continua e non smetterò mai di studiare per migliorare come attrice e insegnante di teatro ed è per questo che mi sto formando anche come Educatore alla Teatralità.
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such a nice article. Thank you