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La Cop26, come avevamo scritto, avrebbe dovuto tenersi lo scorso anno ma, a causa della pandemia da Covid 19, era stata rimandata all’anno successivo e infatti ci siamo.
Ecco quindi che l’appuntamento per la Cop26 a Glasgow, in Scozia, è stato fissato dal 31 ottobre prossimo al 12 novembre di quest’anno. Come ormai sappiamo, con Cop si intende la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e la prossima sarà, appunto, la ventiseiesima.
Se con la Cop 21 di Parigi erano stati fissati dei paletti e degli obiettivi da raggiungere per cercare di arginare il surriscaldamento del nostro pianeta, non solo non sono stati raggiunti quei traguardi ma, in generale, gli Stati che si erano impegnati non hanno in realtà costruito nulla di concreto. Anzi, alcuni – come gli USA sotto la presidenza Trump o il Brasile di Bolsonaro – hanno addirittura peggiorato la situazione, concedendo l’apertura di miniere di carbone a cielo aperto e facendo un uso intensivo di carburanti fossili. Hanno così creato concentrazioni di CO2 che hanno influito molto sul surriscaldamento di mari, Oceani e calotte glaciali.
Gli obiettivi della Cop26 sono piuttosto ambiziosi ma decisamente urgenti, come diversi capi di Stato hanno sottolineato, asserendo che proprio adesso e subito è necessario intervenire per salvarci.
Ecco quindi, per sommi capi, quali sono gli interventi a cui ogni Paese è tenuto ad adempiere:
In particolare, il nostro Paese, si è reso attivo costituendo una vera e propria partnership con il Regno Unito, per unire le forze e incoraggiare i Paesi partecipanti.
Non a caso il presidente del Consiglio Mario Draghi pochi giorni fa ha affermato che è molto urgente il problema dell’ambiente e, citando le parole di Papa Francesco, ha dichiarato: «Siamo stati noi a rovinare l’opera del Signore».
Sono nata a Milano il 3 giugno 1957 da genitori piemontesi. Mi sento però a tutti gli effetti milanese perché amo profondamente la mia città. Ho frequentato il Liceo Classico Omero, percorso di studi che rifarei senza alcuna remora. Amo tutta la letteratura e tutti i libri che siano degni di chiamarsi tali e possiedo una notevole libreria in casa, tant’è che ho fatto rinforzare i pavimenti.
Ho svolto nel corso degli anni praticamente tutti i lavori inerenti ad aziende di commercio alimentare, dall’import alla contabilità, alla conoscenza dei prodotti.
Sono poi passata a interessarmi di economia e finanza ma le mie passioni rimangono quelle umanistiche, in particolare la Storia. Mi piace molto scrivere, attività che ho sempre svolto con molta passione.
Adoro tutta la musica, da quella classica a quella contemporanea, da quella popolare a quella cantautoriale.
Mi diverto a cucinare i piatti della tradizione e, ahimè, oltre a cucinarli, li mangio.
Mi piacciono le sfide e amo confrontarmi con gli altri, per questo sono contenta di collaborare con Felicità Pubblica che me ne dà l’opportunità…
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