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Si va sempre più verso la sintetizzazione dei cibi che negli ultimi anni si sta espandendo in Oriente. Dalle pepite di pollo di Singapore ora siamo arrivati al filetto di manzo Kobe di Osaka.
Infatti gli scienziati dell’Università di Osaka, in Giappone, hanno realizzato questa nuova prelibatezza utilizzando la stampante 3D.
Sono state utilizzate cellule staminali isolate della carne del manzo giapponese Wagyu, molto pregiato, e grazie alla stampa 3D è stato ricreato un tessuto che assomiglia perfettamente alla carne convenzionale, con tanto di muscoli e grasso.
L’obiettivo era quello di ricostruire un tessuto che avesse la stessa consistenza della carne, impresa difficile che il team di ricerca è riuscita a portare a termine partendo da due tipi di cellule staminali muscolari derivate dal tessuto adiposo che si sono poi differenziate nelle varie cellule che costituisce la carne sintetica. Le fibre muscolari, il grasso e i vasi sanguigni sono stati poi ordinati e stampati in 3D seguendo la struttura della carne.
Gli scienziati hanno spiegato che questa tecnica potrà, in futuro, essere utilizzata per i diversi tagli di carne, creando così bistecche sintetiche.
A quando il primo ristorante di cibo completamente sintetico?
Sono nata mentre la primavera era al culmine della sua esplosione, il 30 maggio del 1994, prima principessa del mio papà. Sin da piccola ho adorato la musica, i libri e la storia. Tutte passioni avute dai geni di mio nonno e di mio padre. Sono sempre stata indipendente, ribelle, artista e sognatrice tanto da percorrere le mie strade con caparbietà e perseveranza. Ho cominciato a scrivere dall’età di 15 anni e ho pubblicato due libri per conto mio qualche anno più tardi. “La cosa più importante” è stato il mio primo romanzo, scritto per mettermi in gioco a un concorso editoriale, “Viaggio attraverso i colori del Sinai”, invece, è un diario dei viaggi che ho fatto in Egitto nel corso degli anni e che hanno influenzato molto la mia crescita spirituale. Viaggiare è ciò che è alla base di tutte le mie passioni, le collega tra loro fino a formare la mia personalità. La scrittura e la lettura, la storia e l’archeologia. Da piccola sognavo di fare l’archeologa e ora studio beni culturali all’università sperando di accontentare un giorno la bimba di 10 anni che vive in me. Il mio sogno è viaggiare il mondo mentre scopro tesori nascosti raccontando tutto questo attraverso la scrittura.
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