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Negli occhi lacrime di commozione, nell’orecchio le note del Canto degli italiani, il nostro Inno nazionale, da tutti conosciuto come Inno di Mameli. Ma che importa? È il nostro cuore che fa le capriole, figuriamoci quello dei nostri atleti.
Atleti che, diciamoci la verità, sino a ieri erano emeriti sconosciuti a moltissimi di noi, anche perché la Tv di Stato raramente trasmette partite di basket, di volley o di altri sport che non siano il calcio. Figuriamoci poi sport, come Taekwondo, Vela (a parte la Coppa America), Tiro con l’arco, Atletica, Lancio del disco e tutti gli altri.
Eppure proprio in queste discipline gli atleti e atlete italiani hanno preso la loro (e la nostra) rivincita.
Ed ecco che, proprio il primo giorno dei Giochi, Vito Dell’Aquila è oro in Taekwondo (ma no, non è uno sport violento, anzi, insegna a gestire il proprio corpo);
Federica Cesarini e Valentina Rodini oro nel canottaggio;
Gianmarco Tamberi, reduce da tanti infortuni- l’ultimo rottura del tendine di Achille -, oro nel salto in alto, a pari merito con un atleta del Qatar, Mutaz Barshim;
Marcell Jacobs che, al di là del nome, è italiano di madre italiana e padre texano: è infatti il primo atleta italiano a correre la finale dei 100 m. piani e la VINCE. Addirittura batte l’ultimo record di Bolt, facendo un tempo di 9,79. Ma il record su pista di 9,58 (campionati mondiali di Berlino) resta sempre di Bolt;
infine, ad oggi, il duo misto Tita-Banti nella vela nacra, vince un oro storico per il nostro Paese.
E poi non dimentichiamo Vanessa Ferrari, argento sulla piattaforma atletica, Federica Pellegrini, la divina, che gareggia nella finale di nuoto 200 mt (prima donna a partecipare a 5 finali olimpiche), Mauro Nespoli, argento nel tiro con l’arco, Greg Paltrinieri, argento nel nuoto 800 mt stile libero, Giorgia Bordignon argento nel sollevamento pesi femminile e poi tutti gli altri che non elenco perché sono tantissimi e questo diventerebbe un elenco di nomi e basta.
A tutti i nostri atleti, ma proprio tutti, va il nostro pensiero commosso e ci congratuliamo con loro per la costanza, la fatica degli allenamenti fatti come possibile, a causa della pandemia da Covid, l’allontanamento dalle proprie famiglie per isolarsi con l’allenatore, la testardaggine di chi vuole farcela ad ogni costo.
Sempre a tutti va il nostro ringraziamento per aver reso – con il proprio esempio – l’Italia un paese ancora migliore con i loro sacrifici e le loro vittorie. Grazie ragazzi e ragazze !
Sono nata a Milano il 3 giugno 1957 da genitori piemontesi. Mi sento però a tutti gli effetti milanese perché amo profondamente la mia città. Ho frequentato il Liceo Classico Omero, percorso di studi che rifarei senza alcuna remora. Amo tutta la letteratura e tutti i libri che siano degni di chiamarsi tali e possiedo una notevole libreria in casa, tant’è che ho fatto rinforzare i pavimenti.
Ho svolto nel corso degli anni praticamente tutti i lavori inerenti ad aziende di commercio alimentare, dall’import alla contabilità, alla conoscenza dei prodotti.
Sono poi passata a interessarmi di economia e finanza ma le mie passioni rimangono quelle umanistiche, in particolare la Storia. Mi piace molto scrivere, attività che ho sempre svolto con molta passione.
Adoro tutta la musica, da quella classica a quella contemporanea, da quella popolare a quella cantautoriale.
Mi diverto a cucinare i piatti della tradizione e, ahimè, oltre a cucinarli, li mangio.
Mi piacciono le sfide e amo confrontarmi con gli altri, per questo sono contenta di collaborare con Felicità Pubblica che me ne dà l’opportunità…
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