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Una cannuccia apparentemente normale, la FISST (forced inspiratory suction and swallow toll) o più amichevolmente HiccAway (scacciasinghiozzo), è il nuovo metodo scientifico per far sparire il singhiozzo. E’ stata creata dai ricercatori dell’Health Science Center dell’Università del Texas che l’hanno brevettata e hanno pubblicato la loro scoperta sulla rivista JAMA Network Open.
Da oggi basta vecchi metodi della nonna come trattenere il respiro e contare fino a sette, o tenere in bocca un cucchiaino da tè. Questa cannuccia ha una valvola a pressione regolabile in base a chi la utilizza, che genera resistenza quando si cerca di aspirare l’acqua da un bicchiere. Grazie a questa forza il singhiozzo cessa dopo un paio di sorsi in quanto vengono stimolati il nervo frenico e il nervo vago che inducono la contrazione del diaframma e fanno chiudere l’epiglottide, ponendo fine agli spasmi.
Infatti il singhiozzo è correlato all’irritazione del nervo frenico, incaricato di controllare le contrazioni del diaframma, o del nervo vago che invece controlla il tratto digestivo. Quando abbiamo il singhiozzo il diaframma e i muscoli intercostali si contraggono causando un inalazione d’aria che chiudendo l’epiglottide genera il tipico verso del singhiozzo. La cannuccia HiccAway ha messo fine al 92% dei casi di singhiozzo analizzati.
Al di là della comodità che può avere ogni volta che abbiamo il singhiozzo, questa cannuccia è studiata per chi ha questo disturbo ricorrente a causa di malattie cerebrali e cure oncologiche. I sussulti del singhiozzo presenti per un lungo periodo, infatti, possono essere debilitanti. La HiccAway è uno strumento economico e facile da usare che risolverebbe molti di questi casi.
Sono nata mentre la primavera era al culmine della sua esplosione, il 30 maggio del 1994, prima principessa del mio papà. Sin da piccola ho adorato la musica, i libri e la storia. Tutte passioni avute dai geni di mio nonno e di mio padre. Sono sempre stata indipendente, ribelle, artista e sognatrice tanto da percorrere le mie strade con caparbietà e perseveranza. Ho cominciato a scrivere dall’età di 15 anni e ho pubblicato due libri per conto mio qualche anno più tardi. “La cosa più importante” è stato il mio primo romanzo, scritto per mettermi in gioco a un concorso editoriale, “Viaggio attraverso i colori del Sinai”, invece, è un diario dei viaggi che ho fatto in Egitto nel corso degli anni e che hanno influenzato molto la mia crescita spirituale. Viaggiare è ciò che è alla base di tutte le mie passioni, le collega tra loro fino a formare la mia personalità. La scrittura e la lettura, la storia e l’archeologia. Da piccola sognavo di fare l’archeologa e ora studio beni culturali all’università sperando di accontentare un giorno la bimba di 10 anni che vive in me. Il mio sogno è viaggiare il mondo mentre scopro tesori nascosti raccontando tutto questo attraverso la scrittura.
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