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Gli azzurri ce l’hanno fatta!
Dopo oltre mezzo secolo, la squadra dell’allenatore Mancini è riuscita a realizzare un sogno per molti insperato, salire sul tetto del nostro continente portando a casa il titolo di campioni d’Europa. I primi 90 minuti, poi i supplementari e alla fine i rigori, che hanno tenuto con il fiato sospeso milioni di italiani prima dell’urlo liberatorio dopo la parata di Gigio Donnarumma, dichiarato il miglior giocatore degli Europei 2020.
Una giornata storica, se si considera che la vittoria è arrivata dopo 53 anni dall’ultima coppa europea vinta dall’Italia, ma soprattutto dopo tante sofferenze alle quali il nostro Paese è stato costretto nell’ultimo anno e mezzo a causa della maledetta pandemia.
Le lacrime degli italiani, finalmente, sono state di gioia. La sorpresa, l’entusiasmo, l’euforia hanno illuminato i volti e i sorrisi dei nostri calciatori, ma soprattutto dei tifosi che dal primo giorno non hanno mai fatto mancare la loro vicinanza e il loro supporto alla Nazionale. Lo sport è “un’ascensore sociale”, ha commentato il presidente del Consiglio Mario Draghi ricevendo e premiando gli Azzurri. Ma soprattutto lo sport può e deve essere un veicolo di valori sani – fair play, rispetto, leale competizione – anche se a volte qualcuno se lo dimentica.
A pochi giorni dalla vittoria dell’Italia agli Europei, allora, vorrei provare a tracciare con voi un breve elenco di immagini positive e negative che probabilmente ricorderemo a lungo di questa caldissima domenica di luglio.
Tra le istantanee che meritano un posto nella nostra memoria:
Tra le immagini che ricorderemo e che, al contrario, non avremmo voluto vedere invece:
Ma ora guardiamo avanti, i Mondiali 2022 ci aspettano!
Il direttore
Sono nata ad Avezzano (L’Aquila) sotto il segno dell’acquario, il 18 febbraio 1981, e dal 2009 vivo a Montesilvano (Pescara). Socievole, chiacchierona e curiosa dalla nascita, ho assecondato questa naturale inclinazione laureandomi a 24 anni in Scienze della Comunicazione a Perugia e scegliendo il giornalismo come ragione di vita prima ancora che come professione. Dopo diverse esperienze come giornalista di carta stampata e televisiva, dal 2012 mi occupo di cronaca per il quotidiano abruzzese il Centro, oltre a curare diversi progetti come freelance. Tra le mie più grandi passioni, oltre alla scrittura, ci sono i viaggi, la fotografia e il cinema, che nel 2011 mi hanno portato a realizzare, come coautrice, un documentario internazionale sulla figura della donna nell’area del Mediterraneo. Dall’estate 2015 ho il privilegio di dirigere il portale Felicità pubblica. Indipendente, idealista e sognatrice, credo nella famiglia, nell’amore, nell’amicizia e nella meritocrazia e spero in un futuro lavorativo migliore per i giovani giornalisti che, come me, preferiscono tenere i sogni in valigia piuttosto che chiuderli in un cassetto.
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