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E’ ormai noto a chiunque che la quantità di cibo che consumiamo e il nostro appetito non sono qualcosa di sostenibile per il Pianeta e questo problema deve essere risolto in qualche modo se non vogliamo che le risorse finiscano e che tutto il mondo soffra di obesità o perisca per mancanza di cibo. La commissione internazionale sul cibo e la salute, EAT-Lancet ha emesso un verdetto che dichiara una situazione di “Civilization in crisis” (civiltà in crisi), considerando 200 mila anni di storia umana e vedendola culminare in un
disastro ecologico generato dalle industrie agricole moderne, il capitalismo estrattivo, lo scopo di lucro e il nostro smisurato appetito.
Gli insetti sono considerati il cibo del futuro, buono per noi, per gli animali e per l’ambiente. Questo concetto ha preso piede nelle start-up della Silicon Valley. I giovani consumatori sono ansiosi di fare scelte sempre più etiche e sostenibili, e anche le industrie tecnologiche sono sempre più desiderose di dare una svolta a questo problema legato al consumo di cibo. Negli ultimi tempi sono molte le aziende che hanno inventato cibi alternativi, come la “carne alternativa” della Beyond Meat, oppure la carne coltivata in cellule della Singapore Food Agency che ha inventato pepite di pollo sintetiche di cui vi abbiamo parlato in questo articolo.
“Le proteine degli insetti non sono così “fighe” come quelle della carne sintetica”, afferma Leah Bessa della start-up sudafricana Gourmet Grubb, che crede che bisogna trovare molteplici soluzioni per creare cibo innovativo. Gli insetti possono essere allevati ovunque al contrario di piante e animali che hanno bisogno di un proprio habitat e sono pieni di sostanze nutritive. Tempo fa era una novità anche il cibo vegetale, come soia e robe simili, ma con il tempo è arrivato oggi ad essere molto consumato e magari accadrà la stessa cosa per quanto riguarda gli insetti.
Ad oggi sono molti gli investimenti che si fanno sugli insetti come mangime per animali. Ultimamente è stato annunciato un nuovo cibo per gatti a base di coccinelle, ma in genere gli insetti sono molto nutrienti per le colture acquatiche e gli allevamenti di bestiame. L’azienda francese Ÿnsect ha aperto al mondo una fattoria di insetti ad Amiens che produrrà circa 100.000 tonnellate di proteine all’anno. La compagnia britannica Entocycle, nel frattempo ha ricevuto dal governo 10 milioni di sterline per costruire una fattoria fuori Londra in cui coltivare larve di mosche soldato nero. Gli insetti non solo sono ottimi per l’apporto di nutrienti, ma anche i loro escrementi possono essere utilizzati come fertilizzanti.
Il mercato degli insetti crescerà di $6.3 miliardi entro il 2030 stando ai dati raccolti da Barclays, secondo cui il 43% degli inglesi sarebbe disposta a provare gli insetti. Ma un conto è convincere qualcuno a provare un prodotto e l’altra è inserire un prodotto tra gli scaffali di un supermercato. Francesco Majno, un imprenditore italiano, crede che proporre questi nuovi prodotti sotto forma di crackers, o barrette, sia il modo migliore di venderli al pubblico.
Come si è abituato a consumare carne coltivata e prodotti vegani, così l’uomo può abituarsi anche a un’industria agricola fatta di insetti, ci vorrà solo il tempo giusto prima che accada.
Sono nata mentre la primavera era al culmine della sua esplosione, il 30 maggio del 1994, prima principessa del mio papà. Sin da piccola ho adorato la musica, i libri e la storia. Tutte passioni avute dai geni di mio nonno e di mio padre. Sono sempre stata indipendente, ribelle, artista e sognatrice tanto da percorrere le mie strade con caparbietà e perseveranza. Ho cominciato a scrivere dall’età di 15 anni e ho pubblicato due libri per conto mio qualche anno più tardi. “La cosa più importante” è stato il mio primo romanzo, scritto per mettermi in gioco a un concorso editoriale, “Viaggio attraverso i colori del Sinai”, invece, è un diario dei viaggi che ho fatto in Egitto nel corso degli anni e che hanno influenzato molto la mia crescita spirituale. Viaggiare è ciò che è alla base di tutte le mie passioni, le collega tra loro fino a formare la mia personalità. La scrittura e la lettura, la storia e l’archeologia. Da piccola sognavo di fare l’archeologa e ora studio beni culturali all’università sperando di accontentare un giorno la bimba di 10 anni che vive in me. Il mio sogno è viaggiare il mondo mentre scopro tesori nascosti raccontando tutto questo attraverso la scrittura.
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