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Per la prima volta arriva in Italia un cartone animato con un bambino autistico come protagonista. Si chiama “Pablo” ed è la risposta della Rai alle tante richieste delle associazioni dei genitori di bambini affetti da autismo.
Pablo sta andando in onda da marzo, tutti i giorni, su Rai Yo Yo (canale 43 del digitale terrestre) alle 18 e in replica alle 9.35 ma è anche disponibile su Rai play, sia in italiano che in lingua inglese.
La serie è inglese, del 2017, creata da Grainne McGuinness e diretta da David McGrath, a metà tra immagini reali e animazioni in 2D e ha persino ricevuto una nomination per i Bafta (British Academy of Film and Television Arts), i cosiddetti Oscar inglesi.
In ogni episodio, che dura una decina di minuti, Pablo, un bambino in carne e ossa di 5 anni, si troverà ad affrontare nuove sfide (uscire per andare a un compleanno, al supermercato, sentire rumori non familiari, vedere colori troppo sgargianti) che riuscirà a superare grazie all’aiuto dei suoi amici fantastici. Il bambino, infatti, ha una grandissima passione per il disegno a sarà proprio questo il suo canale privilegiato con cui comunicare con gli altri e trovare il suo posto nel mondo. Gli animali da lui disegnati si animeranno e lo aiuteranno nelle piccole e grandi difficoltà quotidiane: la timida topolina Linda, l’uccellino Frullo sempre attivo, il grande dinosauro Dino, la giraffa super intelligente ed altri: ogni animale rappresenta aspetti della personalità di Pablo e, di conseguenza, di molti bambini affetti da autismo e ognuno di loro riuscirà a dare il suo contributo consigliando e offrendo al bambino soluzioni sorprendenti per affrontare le sfide quotidiane.
“Pablo vede il mondo a modo suo” recita la sigla. Un cartone inclusivo davvero adatto a tutti, non solo ai più piccoli (che soffrono o meno di disturbi dello spettro autistico) ma anche agli adulti, perché ci racconta tutte le paure e le incomprensioni che situazioni apparentemente “normali” possono generano nei bambini autistici ma suggerisce anche, in modo delicato e creativo, come riconoscerle, per poterle comprendere ed affrontare.
Ma ciao! Sono Annalica Casasanta, classe '83, abito a Francavilla al Mare ma sono originaria di un piccolo paesino immerso nel verde, Quadri, famoso per il suo ottimo tartufo. Strano, ogni volta che mi devo presentare la montagna è la prima cosa che mi viene in mente, forse perchè da lì vengono tutte le storie che amo raccontare, tutti i personaggi che adoro interpretare.
Dopo la maturità classica ho studiato Sociologia con una tesi sul fenomeno del Lobbying nell'Unione Europea, sono sempre stata appassionata di politica ma l'incontro casuale col teatro mi ha fatto deviare dai miei studi, trasformandomi in Annalica Bates. (non vi spoilero il perchè!).
Ho fatto mille lavori, dalla libraia (che ho amato follemente) alla segretaria ma è nel teatro e nell'arte che trovo la mia ragion d'essere. Dopo essermi occupata della comunicazione per il Florian Metateatro di Pescara, da quattro anni collaboro con l'attore e regista Milo Vallone e il suo Cantiere Teatrale, occupandomi di teatro ragazzi.
Da quattro anni inoltre, insieme alla mia collega Nadia Cristina Di Naccio, coordino le attività dell'Università della Libera Età di Francavilla al Mare (progetto ULE).
Oltre al teatro sono una divoratrice seriale di romanzi e adoro scrivere, ho pubblicato anche alcuni racconti partecipando a vari concorsi e ho frequentato la Scuola di scrittura creativa Macondo di Pescara.
Credo molto nella formazione continua e non smetterò mai di studiare per migliorare come attrice e insegnante di teatro ed è per questo che mi sto formando anche come Educatore alla Teatralità.
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