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Nell’ultimo anno in diverse occasioni ci siamo occupati della DAD, sottolineandone pro e contro. Sicuramente l’utilizzo della tecnologia ha permesso ai nostri ragazzi di continuare a studiare seppur in maniera diversa e coi relativi problemi di socializzazione di cui molto si discute. Ma per i tanti bambini e ragazzi che non possiedono un computer l’istruzione è diventata davvero complicata. Tanti, soprattutto gli alunni delle elementari, non disponevano degli adeguati strumenti tecnologici richiesti dalla DAD. Ed è proprio per far fronte a questa complessa situazione (pur sperando che la DAD sia giunta alla fine del suo corso) nasce il progetto Digitali e uguali.
Nato dalla collaborazione tra il gruppo editoriale GEDI, YOOX, la Fondazione Specchio d’Italia e la Fondazione Golinelli, il progetto mira all’inclusione digitale e si propone di raccogliere fondi per cercare di permettere a tutti i bambini e le bambine italiane di disporre di un proprio PC.
Il meccanismo del sito è molto semplice: chiunque, sia le aziende sia i privati cittadini, può donare una cifra di denaro a Digitali e Uguali, con la quale verranno acquistati dei computer che verranno donati alle scuole e saranno poi gli stessi istituti ad occuparsi della distribuzione dei PC alle famiglie che ne hanno bisogno. Secondo i dati ISTAT in Italia il 30% delle famiglie non dispone nemmeno di un computer in casa (percentuale che sale al 40% nel Sud Italia). Donare un computer a queste famiglie vuol dire sostanzialmente donare un futuro ai loro bambini.
Ad oggi sono stati raccolti più di 230mila euro, anche grazie all’intervento di molte personalità del mondo dello spettacolo e della cultura, che hanno espresso la loro adesione al progetto attraverso diversi messaggi di condivisione.
Il progetto ha l’intento di contribuire a colmare il gap digitale e risolvere il forte problema della diseguaglianza tecnologica tra le giovani generazioni in Italia, che si posiziona al 25° posto su 27 Paesi membri dell’UE per competitività e sviluppo tecnologico.
Federico Marchetti, presidente di Yoox Net-a-Porter, in una intervista rilasciata a Repubblica spiega: “Un pc non basta, lo so bene. Ma non si può nemmeno sostenere che è possibile fare lezione su uno smartphone. Dunque partiamo dal computer o dal tablet, poi va colmato il gap delle connessioni e della formazione. E poi ci vogliono i contenuti. Anziché sui banchi, era importante investire su cosa insegnare con il digitale quando la scuola è stata costretta alla distanza”.
Al progetto possono contribuire tutti, associazioni, aziende e privati, con donazioni anche modeste.
Per maggiori info: www.digitalieuguali.it
Ma ciao! Sono Annalica Casasanta, classe '83, abito a Francavilla al Mare ma sono originaria di un piccolo paesino immerso nel verde, Quadri, famoso per il suo ottimo tartufo. Strano, ogni volta che mi devo presentare la montagna è la prima cosa che mi viene in mente, forse perchè da lì vengono tutte le storie che amo raccontare, tutti i personaggi che adoro interpretare.
Dopo la maturità classica ho studiato Sociologia con una tesi sul fenomeno del Lobbying nell'Unione Europea, sono sempre stata appassionata di politica ma l'incontro casuale col teatro mi ha fatto deviare dai miei studi, trasformandomi in Annalica Bates. (non vi spoilero il perchè!).
Ho fatto mille lavori, dalla libraia (che ho amato follemente) alla segretaria ma è nel teatro e nell'arte che trovo la mia ragion d'essere. Dopo essermi occupata della comunicazione per il Florian Metateatro di Pescara, da quattro anni collaboro con l'attore e regista Milo Vallone e il suo Cantiere Teatrale, occupandomi di teatro ragazzi.
Da quattro anni inoltre, insieme alla mia collega Nadia Cristina Di Naccio, coordino le attività dell'Università della Libera Età di Francavilla al Mare (progetto ULE).
Oltre al teatro sono una divoratrice seriale di romanzi e adoro scrivere, ho pubblicato anche alcuni racconti partecipando a vari concorsi e ho frequentato la Scuola di scrittura creativa Macondo di Pescara.
Credo molto nella formazione continua e non smetterò mai di studiare per migliorare come attrice e insegnante di teatro ed è per questo che mi sto formando anche come Educatore alla Teatralità.
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