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Il progetto PizzAut nasce nel 2017 grazie all’intuizione di Nico Acampora, presidente della omonima onlus e papà di Leo, un bimbo autistico: “Facciamo spesso la pizza insieme a nostro figlio autistico e la facciamo anche perché le famiglie con ragazzi con forme di disabilità tendono a isolarsi. Preparare la pizza è, quindi, da sempre un modo per invitare gli amici in casa, stare tutti insieme e permettere anche a Leo di frequentare altri bimbi.” Osservando Leo, Acampora si accorge che la preparazione del piatto permette di coinvolgere attivamente il bambino e si chiede se lo stesso processo possa funzionare per i ragazzi tra i 16 e i 20 anni.
Da qui l’idea del progetto, che permette ai giovani con autismo di lavorare nel mondo della ristorazione. Solo in Italia sono circa 600.000 le persone con autismo ed è per loro che PizzAut vuole diventare un modello di inclusione sociale, garantendo un futuro a persone che molto spesso hanno difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro.
Un percorso che ha portato il gruppo di giovani in giro per l’Italia in tutte le pizzerie e ristoranti che hanno messo a disposizione le loro cucine e i loro cuochi per permettere agli aspiranti pizzaioli di PizzaAut di imparare i trucchi del mestiere e cucinare per decine di persone nei giorni di chiusura. “Il primo lunedì abbiamo ricevuto oltre 600 prenotazioni in un locale che poteva ospitare 150 coperti. Ci siamo accorti che il progetto poteva funzionare, e da lì è partito un viaggio di incontri, crescita e lavoro”.
Il progetto prevede l’apertura di un vero e proprio ristorante ma a causa dei ritardi dovuti alla pandemia, per ora si è pensato a qualcosa di diverso e originale, ovvero un food truck per consentire ai ragazzi di continuare a cucinare, imparare e divertirsi, soprattutto stimolandone la socializzazione che per loro è davvero fondamentale. Nasce così PizzAutobus, che è arrivato addirittura davanti Montecitorio a Roma, dove i ragazzi hanno incontrato l’ex premier Giuseppe Conte a cui hanno offerto una pizza speciale nominata “DPCM” e dove hanno presentato, insieme al Senatore Eugenio Comencini, un disegno di legge per facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro delle persone con autismo.
Adesso aspettiamo tutti l’apertura del ristorante, che si trova a Cassina de’ Pecchi, in provincia di Milano. Ne è fierissimo Acampora che sogna un progetto replicabile in tutto il Paese proprio perché tanti sono stati i benefici per i giovani coinvolti: “Abbiamo visto quanto sono cresciuti in termini di sicurezza, autonomia e autostima, ma soprattutto – come ci raccontano anche le loro famiglie – abbiamo acceso una speranza che prima non c’era”.
Per maggiori info: https://www.pizzaut.it/
Ma ciao! Sono Annalica Casasanta, classe '83, abito a Francavilla al Mare ma sono originaria di un piccolo paesino immerso nel verde, Quadri, famoso per il suo ottimo tartufo. Strano, ogni volta che mi devo presentare la montagna è la prima cosa che mi viene in mente, forse perchè da lì vengono tutte le storie che amo raccontare, tutti i personaggi che adoro interpretare.
Dopo la maturità classica ho studiato Sociologia con una tesi sul fenomeno del Lobbying nell'Unione Europea, sono sempre stata appassionata di politica ma l'incontro casuale col teatro mi ha fatto deviare dai miei studi, trasformandomi in Annalica Bates. (non vi spoilero il perchè!).
Ho fatto mille lavori, dalla libraia (che ho amato follemente) alla segretaria ma è nel teatro e nell'arte che trovo la mia ragion d'essere. Dopo essermi occupata della comunicazione per il Florian Metateatro di Pescara, da quattro anni collaboro con l'attore e regista Milo Vallone e il suo Cantiere Teatrale, occupandomi di teatro ragazzi.
Da quattro anni inoltre, insieme alla mia collega Nadia Cristina Di Naccio, coordino le attività dell'Università della Libera Età di Francavilla al Mare (progetto ULE).
Oltre al teatro sono una divoratrice seriale di romanzi e adoro scrivere, ho pubblicato anche alcuni racconti partecipando a vari concorsi e ho frequentato la Scuola di scrittura creativa Macondo di Pescara.
Credo molto nella formazione continua e non smetterò mai di studiare per migliorare come attrice e insegnante di teatro ed è per questo che mi sto formando anche come Educatore alla Teatralità.
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