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Un nuovo studio rivela il perché del gesto dei gorilla di battere i pugni sul petto, uno dei comportamenti più iconici che abbiamo di questo esemplare.
Lo studio, condotto da Edward Wright e Martha Robbins del Max Planck Institute for Evolutionary Antrophology di Lipsia, ha cercato di dare una spiegazione al comportamento di questo primate analizzando una sua particolare sottospecie, il gorilla di montagna. Il Gorilla beige vive sulle pendici vulcaniche dell’Albertine Rift, nell’Africa orientale ed è una delle specie a rischio di estinzione.
Battersi il petto è un atto tipico dei gorilla maschi adulti ed è sempre stato descritto come comportamento legato alla forza e quindi al dimorfismo sessuale. I risultati dello studio evidenziano però la possibilità che questo gesto sia legato a segnali non vocali come veicolo di trasmissione di importanti informazioni. Infatti è stata scoperta la differenza sonora in base alla stazza del gorilla, gli esemplari più grandi e competitivi avrebbero una frequenza più bassa, più profonda. Probabilmente ciò indica la sua abilità competitiva fra i membri dello stesso gruppo. Di conseguenza i maschi più grandi sono più dominanti e hanno maggior successo nella riproduzione. I rivali sono intimiditi dal suono dei battiti e preferiscono così evitare scontri, mentre le femmine sanno che un esemplare così forte può assicurare prole altrettanto forte.
Sono nata mentre la primavera era al culmine della sua esplosione, il 30 maggio del 1994, prima principessa del mio papà. Sin da piccola ho adorato la musica, i libri e la storia. Tutte passioni avute dai geni di mio nonno e di mio padre. Sono sempre stata indipendente, ribelle, artista e sognatrice tanto da percorrere le mie strade con caparbietà e perseveranza. Ho cominciato a scrivere dall’età di 15 anni e ho pubblicato due libri per conto mio qualche anno più tardi. “La cosa più importante” è stato il mio primo romanzo, scritto per mettermi in gioco a un concorso editoriale, “Viaggio attraverso i colori del Sinai”, invece, è un diario dei viaggi che ho fatto in Egitto nel corso degli anni e che hanno influenzato molto la mia crescita spirituale. Viaggiare è ciò che è alla base di tutte le mie passioni, le collega tra loro fino a formare la mia personalità. La scrittura e la lettura, la storia e l’archeologia. Da piccola sognavo di fare l’archeologa e ora studio beni culturali all’università sperando di accontentare un giorno la bimba di 10 anni che vive in me. Il mio sogno è viaggiare il mondo mentre scopro tesori nascosti raccontando tutto questo attraverso la scrittura.
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