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Greenland, Groen land, che tradotto sarebbe “Terra Verde”, una terra che deve essere stata rigogliosa prima di essere ricoperta di ghiacci.
In una carota di ghiaccio prelevata a 1.4 km di profondità nella calotta glaciale della Groenlandia, infatti, sono stati trovati resti fossili perfettamente conservati di alcune specie di piante. Questa vegetazione avrebbe ricoperto il territorio in un periodo relativamente recente.
La ricerca, pubblica su Proceedings of the National Academy of sciences, ci porta a credere che questi ghiacci si siano fusi in uno degli ultimi periodi interglaciali e lo faranno ancora, stavolta però prima del previsto a causa del surriscaldamento globale.
La carota proviene da un luogo, Camp Century, utilizzato dagli USA durante la Guerra Fredda per una base militare con lo scopo di costruire una rete di 600 missili nucleari per attaccare l’Unione Sovietica. Il progetto fallì, ma nel frattempo gli scienziati hanno raccolto risultati interessanti prelevando un campione di ghiaccio a 1.400 m di profondità. Questo è passato da un freezer all’altro fino a quando, nel 2019, Andrew Christ, scienziato dell’Università del Vermont, ha notato tracce di foglie e ramoscelli o meglio fossili di questi, perfettamente conservati.
Grazie a questa scoperta i ricercatori hanno capito che i ghiacci si devono essere fusi negli ultimi migliaia di anni e che al loro posto si sarebbe formata una fitta vegetazione. Forse una foresta.
Sono nata mentre la primavera era al culmine della sua esplosione, il 30 maggio del 1994, prima principessa del mio papà. Sin da piccola ho adorato la musica, i libri e la storia. Tutte passioni avute dai geni di mio nonno e di mio padre. Sono sempre stata indipendente, ribelle, artista e sognatrice tanto da percorrere le mie strade con caparbietà e perseveranza. Ho cominciato a scrivere dall’età di 15 anni e ho pubblicato due libri per conto mio qualche anno più tardi. “La cosa più importante” è stato il mio primo romanzo, scritto per mettermi in gioco a un concorso editoriale, “Viaggio attraverso i colori del Sinai”, invece, è un diario dei viaggi che ho fatto in Egitto nel corso degli anni e che hanno influenzato molto la mia crescita spirituale. Viaggiare è ciò che è alla base di tutte le mie passioni, le collega tra loro fino a formare la mia personalità. La scrittura e la lettura, la storia e l’archeologia. Da piccola sognavo di fare l’archeologa e ora studio beni culturali all’università sperando di accontentare un giorno la bimba di 10 anni che vive in me. Il mio sogno è viaggiare il mondo mentre scopro tesori nascosti raccontando tutto questo attraverso la scrittura.
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