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Il 29 marzo, in tutte le librerie, arriverà My Covid in Comics, a cura di Jacopo Granci e Claudio Calia ovvero la pandemia raccontata a livello mondiale attraverso testi, brevi fumetti, strisce, vignette e illustrazioni.
Edito da Caracò Editore in collaborazione con CEFA Onlus, Ong che da 48 anni aiuta le comunità a raggiungere l’autosufficienza alimentare e il rispetto dei diritti fondamentali e l’associazione YaBasta Caminantes, che promuove la giustizia sociale e ambientale anche attraverso i linguaggi artistici, il libro presenta il contributo di 137 fumettisti, vignettisti e illustratori provenienti da 30 Paesi e 5 continenti, fra i quali anche gli italiani Zerocalcare, Stefano Tartarotti, Danilo Maramotti, Dario Campagna.
Un progetto nato a seguito del Cartoon World Challenge lanciato in rete da CEFA Onlus e YaBasta Caminantes che hanno posto la domanda: “Come cambia la tua vita con il coronavirus?”.
A questa domanda tanti artisti hanno sentito l’esigenza di rispondere, ripercorrendo i punti cruciali di un anno che ci ha coinvolti tutti all’interno di quello che sembra davvero essere lo scenario di un film distopico. Le illustrazioni raccontano l’emergenza sanitaria a partire dai primi lockdown fino alle vaccinazioni. Un racconto ironico, a volte cinico e disincantato ma con un filo rosso a fare da unione: la speranza che, dalla comune tragedia, nasca lo slancio per la costruzione di un nuovo inizio.
“Il 2020 non è un anno da cancellare, ma da raccontare” scrive Jacopo Granci, “con i suoi eroismi e i suoi egoismi, con le tavole apparecchiate per uno e le inedite comunità spuntate sui balconi. Con i sorrisi immaginati, gli abbracci virtuali e con il suo pesante carico di ceneri. Nonostante le disillusioni e gli errori commessi, o forse proprio per questo, è un anno da mantenere vivo”.
Ma ciao! Sono Annalica Casasanta, classe '83, abito a Francavilla al Mare ma sono originaria di un piccolo paesino immerso nel verde, Quadri, famoso per il suo ottimo tartufo. Strano, ogni volta che mi devo presentare la montagna è la prima cosa che mi viene in mente, forse perchè da lì vengono tutte le storie che amo raccontare, tutti i personaggi che adoro interpretare.
Dopo la maturità classica ho studiato Sociologia con una tesi sul fenomeno del Lobbying nell'Unione Europea, sono sempre stata appassionata di politica ma l'incontro casuale col teatro mi ha fatto deviare dai miei studi, trasformandomi in Annalica Bates. (non vi spoilero il perchè!).
Ho fatto mille lavori, dalla libraia (che ho amato follemente) alla segretaria ma è nel teatro e nell'arte che trovo la mia ragion d'essere. Dopo essermi occupata della comunicazione per il Florian Metateatro di Pescara, da quattro anni collaboro con l'attore e regista Milo Vallone e il suo Cantiere Teatrale, occupandomi di teatro ragazzi.
Da quattro anni inoltre, insieme alla mia collega Nadia Cristina Di Naccio, coordino le attività dell'Università della Libera Età di Francavilla al Mare (progetto ULE).
Oltre al teatro sono una divoratrice seriale di romanzi e adoro scrivere, ho pubblicato anche alcuni racconti partecipando a vari concorsi e ho frequentato la Scuola di scrittura creativa Macondo di Pescara.
Credo molto nella formazione continua e non smetterò mai di studiare per migliorare come attrice e insegnante di teatro ed è per questo che mi sto formando anche come Educatore alla Teatralità.
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