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Una bella storia che arriva dalla Sicilia, nello specifico dal paesino di Troina, in provincia di Enna, borgo dell’entroterra con poco più di 8mila abitanti, è quella degli asinelli che hanno sconfitto la mafia.
Di che si tratta?
Il merito va a un sindaco illuminato, Fabio Venezia, che vive da 8 anni sotto scorta. Nel 2017 grazie al suo lavoro, il Comune riesce a riappropriarsi di circa 4200 ettari di un terreno che apparteneva al proprio demanio, ma che negli anni era stato indebitamente sottratto da alcune famiglie mafiose del luogo che ne avevano fatto il loro business con fondi dell’Unione Europea destinati all’agricoltura. E così, terreni che erano finiti in mano alla criminalità organizzata, vengono restituiti alla comunità e oggi ospitano un allevamento di 115 asinelli ragusani e 18 cavalli sanfratellani dell’azienda Silvo-Pastorale del comune di Troina che dà lavoro ai giovani del territorio che si prendono cura degli animali e che vanta anche una produzione di salumi, saponi e creme per il viso, realizzati con il latte degli asinelli che, per le sue qualità, viene spesso definito un elisir di giovinezza.
Un esempio concreto di come lo Stato può sconfiggere la criminalità organizzata anche nei territori in cui è più radicata, grazie all’impegno della collettività e di politici coraggiosi, come il sindaco Venezia.
Il suo percorso inizia nel 2013 quando per la prima volta, coadiuvato dalla sua giunta, approva un regolamento per incentivare gli agricoltori a denunciare i furti e gli atti incendiari che avvenivano nella campagne.
Nasce così il progetto “Legalità di razza” sui monti Nebrodi che salvaguardia specie protette come l’asinello ragusano e il cavallo sanfratellano.
“L’azienda speciale Silvo-Pastorale del comune di Troina è un chiaro esempio di cosa significa bioagricoltura sociale: un sindaco, una collettività che dicono no alle mafie e rigenerano un territorio” spiega Salvo Cacciola, presidente della Rete delle Fattorie Sociali della Sicilia.
Il 25 aprile 2020, in piena pandemia, nell’azienda agricola Silvo-Pastorale di Troina è nata un’asinella che è stata chiamata Italia. Un nome bellissimo, che ci racconta di una terra coraggiosa e cocciuta, proprio come gli asinelli.
Ma ciao! Sono Annalica Casasanta, classe '83, abito a Francavilla al Mare ma sono originaria di un piccolo paesino immerso nel verde, Quadri, famoso per il suo ottimo tartufo. Strano, ogni volta che mi devo presentare la montagna è la prima cosa che mi viene in mente, forse perchè da lì vengono tutte le storie che amo raccontare, tutti i personaggi che adoro interpretare.
Dopo la maturità classica ho studiato Sociologia con una tesi sul fenomeno del Lobbying nell'Unione Europea, sono sempre stata appassionata di politica ma l'incontro casuale col teatro mi ha fatto deviare dai miei studi, trasformandomi in Annalica Bates. (non vi spoilero il perchè!).
Ho fatto mille lavori, dalla libraia (che ho amato follemente) alla segretaria ma è nel teatro e nell'arte che trovo la mia ragion d'essere. Dopo essermi occupata della comunicazione per il Florian Metateatro di Pescara, da quattro anni collaboro con l'attore e regista Milo Vallone e il suo Cantiere Teatrale, occupandomi di teatro ragazzi.
Da quattro anni inoltre, insieme alla mia collega Nadia Cristina Di Naccio, coordino le attività dell'Università della Libera Età di Francavilla al Mare (progetto ULE).
Oltre al teatro sono una divoratrice seriale di romanzi e adoro scrivere, ho pubblicato anche alcuni racconti partecipando a vari concorsi e ho frequentato la Scuola di scrittura creativa Macondo di Pescara.
Credo molto nella formazione continua e non smetterò mai di studiare per migliorare come attrice e insegnante di teatro ed è per questo che mi sto formando anche come Educatore alla Teatralità.
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