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Piccole eroine crescono. Il 3 gennaio l’attivista svedese Greta Thunberg, la più giovane “persona dell’anno” secondo il Times nel 2019, ha compiuto 18 anni.
Greta inizia a soli 15 anni il suo percorso di attivista per lo sviluppo sostenibile e contro il cambiamento climatico quando viene catapultata sotto i riflettori perché decide di saltare la scuola e protestare per un’azione più forte contro il cambiamento climatico al di fuori del parlamento svedese. Da allora ne ha fatta di strada, si è opposta ai leader mondiali, è stata candidata due volte al Premio Nobel per la Pace, è diventata una figura di spicco globale nella lotta per la protezione dell’ambiente, si è confrontata con altre brillanti personalità che stanno facendo la storia, come Malala Yousafzai, altra ragazza prodigio colpita dai talebani in Pakistan nel 2012 per via del suo impegno sul diritto all’istruzione delle donne. E soprattutto Greta, nonostante una storia complicata, fatto di disturbi alimentari e sindrome di Asperger, ha innescato in tantissimi giovani di tutto il mondo la miccia della passione per la lotta pacifica, creando il movimento studentesco internazionale Fridays for Future. E il suo impegno l’ha portata ad avere parecchi detrattori, a partire del Presidente americano Trump, che quando Greta viene eletta persona dell’anno, twitta: “È così ridicolo. Greta dovrebbe lavorare sul suo problema di gestione della rabbia, e poi andare a vedere un bel film vecchio stile con un amico! Rilassati Greta, rilassati!”. Ma Greta non molla, spirito combattivo e ironia e risponde a Trump per le rime approfittando della vittoria di Biden nella corsa alla presidenza. Quando Trump infatti twitta “STOP THE COUNT!”, Greta risponde con un colpo da maestro da più di 400mila retweet: “E’ così ridicolo. Donald dovrebbe lavorare sul suo problema di gestione della rabbia, e poi andare a vedere un bel film vecchio stile con un amico! Rilassati Donald, rilassati!”.
Insomma un bel caratterino che non si è fermato neppure di fronte alla pandemia. D’altronde per i millennials è sicuramente più facile muoversi attraverso il web e la lotta è continuata trasferendo l’attivismo online con eventi e videoconferenze. Greta spera che la pandemia possa aver dimostrato l’importanza della scienza, dato che ogni governo si è basato nel 2020 sui rilievi degli scienziati. La sua visione però non è rosea: “Stiamo ascoltando solo un tipo di scienziati, o alcuni tipi di scienziati e, per esempio, non stiamo ascoltando gli scienziati climatici, non stiamo ascoltando gli scienziati che lavorano sulla biodiversità, e questo naturalmente deve cambiare”.
Lavoratrice instancabile, a luglio Greta e altri attivisti hanno rivolto una lettera aperta ai leader europei. In seguito a un incontro con Angela Merkel e con la presidentessa della Commissione Europea Ursula von der Leyen e col presidente del Consiglio Conte, si sfoga così: “E’ sempre uguale, dicono che non stiamo facendo abbastanza, ma che almeno è meglio di niente. Ma il tempo è finito, dobbiamo fare l’impossibile”. E allora il nostro augurio per te Greta è proprio questo: fare l’impossibile.
Ma ciao! Sono Annalica Casasanta, classe '83, abito a Francavilla al Mare ma sono originaria di un piccolo paesino immerso nel verde, Quadri, famoso per il suo ottimo tartufo. Strano, ogni volta che mi devo presentare la montagna è la prima cosa che mi viene in mente, forse perchè da lì vengono tutte le storie che amo raccontare, tutti i personaggi che adoro interpretare.
Dopo la maturità classica ho studiato Sociologia con una tesi sul fenomeno del Lobbying nell'Unione Europea, sono sempre stata appassionata di politica ma l'incontro casuale col teatro mi ha fatto deviare dai miei studi, trasformandomi in Annalica Bates. (non vi spoilero il perchè!).
Ho fatto mille lavori, dalla libraia (che ho amato follemente) alla segretaria ma è nel teatro e nell'arte che trovo la mia ragion d'essere. Dopo essermi occupata della comunicazione per il Florian Metateatro di Pescara, da quattro anni collaboro con l'attore e regista Milo Vallone e il suo Cantiere Teatrale, occupandomi di teatro ragazzi.
Da quattro anni inoltre, insieme alla mia collega Nadia Cristina Di Naccio, coordino le attività dell'Università della Libera Età di Francavilla al Mare (progetto ULE).
Oltre al teatro sono una divoratrice seriale di romanzi e adoro scrivere, ho pubblicato anche alcuni racconti partecipando a vari concorsi e ho frequentato la Scuola di scrittura creativa Macondo di Pescara.
Credo molto nella formazione continua e non smetterò mai di studiare per migliorare come attrice e insegnante di teatro ed è per questo che mi sto formando anche come Educatore alla Teatralità.
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