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A causa della pandemia anche la solidarietà cambia volto e si riorganizza, spesso in maniera originale, per apportare il suo contributo ai più deboli. A tal proposito segnaliamo due iniziative, diverse tra loro ma accomunate dal binomio cibo e aiuto.
Per continuare a garantire sostegno ai progetti di assistenza ai pazienti ematologici, l’AIL – Associazione Italiana contro leucemie, linfomi e mieloma – organizza per tutto il mese di dicembre un Charity Dinner at home disponibile per tutti i cittadini romani. L’obiettivo della campagna #chefperungiorno è finanziare la raccolta fondi da destinare ai servizi di cure domiciliari.
L’iniziativa solidale prevede la prenotazione su eventi.ail.it di un’elegante Charity Box realizzata dal ristorante stellato Pipero Roma per Ail che sarà recapitata direttamente a casa, a fronte di una donazione di 60 euro. La confezione conterrà gli ingredienti per cucinare la famosa carbonara di Pipero, una bottiglia di bollicine e un grembiule griffato Ail. I sostenitori che acquisteranno la Charity Box potranno seguire la video-ricetta dello chef del ristorante stellato che mostrerà loro come preparare il piatto.
I fondi raccolti garantiranno continuità ai servizi di cure domiciliari dedicati ai pazienti che, dopo un primo periodo di ospedalizzazione, possono proseguire le cure a casa propria. Potersi curare a casa è infatti il modo più efficace per migliorare la qualità della vita di un malato.
Altra iniziativa solidale è invece quella promossa da Reale Mutua, in partnership con Lavazza e Fondazione Vodafone e in collaborazione con la Fondazione La Stampa Specchio dei tempi, dal titolo “Cena con la Solidarietà”.
Il progetto è rivolto a mille famiglie in grave difficoltà, residenti nelle città di Torino (quattrocento) Milano (quattrocento) e Udine (duecento), con un impatto importante anche sulla filiera della ristorazione locale e prevede tre cene a settimana, per cinque settimane, cucinate, confezionate e consegnate a domicilio dai ristoranti che hanno aderito all’iniziativa benefica.
I nuclei familiari sono stati identificati grazie all’attenta analisi di Fondazione Specchio dei Tempi – La Stampa ed è stata data priorità alle famiglie con un maggior numero di componenti e con una situazione economica di particolare indigenza.
“Insieme siamo più forti” questo lo slogan dell’iniziativa. “Siamo particolarmente orgogliosi di far parte di questo progetto, che mira a supportare non solo le fasce più fragili della popolazione, ma anche a sostenere la filiera della ristorazione, tra le più colpite dagli effetti dell’emergenza sanitaria”, spiega Marco Lavazza, vicepresidente dell’omonimo Gruppo.
Ma ciao! Sono Annalica Casasanta, classe '83, abito a Francavilla al Mare ma sono originaria di un piccolo paesino immerso nel verde, Quadri, famoso per il suo ottimo tartufo. Strano, ogni volta che mi devo presentare la montagna è la prima cosa che mi viene in mente, forse perchè da lì vengono tutte le storie che amo raccontare, tutti i personaggi che adoro interpretare.
Dopo la maturità classica ho studiato Sociologia con una tesi sul fenomeno del Lobbying nell'Unione Europea, sono sempre stata appassionata di politica ma l'incontro casuale col teatro mi ha fatto deviare dai miei studi, trasformandomi in Annalica Bates. (non vi spoilero il perchè!).
Ho fatto mille lavori, dalla libraia (che ho amato follemente) alla segretaria ma è nel teatro e nell'arte che trovo la mia ragion d'essere. Dopo essermi occupata della comunicazione per il Florian Metateatro di Pescara, da quattro anni collaboro con l'attore e regista Milo Vallone e il suo Cantiere Teatrale, occupandomi di teatro ragazzi.
Da quattro anni inoltre, insieme alla mia collega Nadia Cristina Di Naccio, coordino le attività dell'Università della Libera Età di Francavilla al Mare (progetto ULE).
Oltre al teatro sono una divoratrice seriale di romanzi e adoro scrivere, ho pubblicato anche alcuni racconti partecipando a vari concorsi e ho frequentato la Scuola di scrittura creativa Macondo di Pescara.
Credo molto nella formazione continua e non smetterò mai di studiare per migliorare come attrice e insegnante di teatro ed è per questo che mi sto formando anche come Educatore alla Teatralità.
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